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Non autorizzare “Lies!” a distribuire Corano, direttori polizia

(Keystone-ATS) Un divieto generalizzato nei confronti dell’organizzazione “Lies!” (“Leggi!”) non sarebbe di nessuna efficacia. Si può per contro contrastare la distribuzione gratuita del Corano per strada non concedendo le necessarie autorizzazioni.

È l’opinione del comitato della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali di giustizia e polizia (CDDGP), che si allinea quindi al Consiglio federale.

Il comitato della CDDGP invita i Cantoni e le Città a rifiutare sistematicamente le autorizzazioni richieste per le azioni organizzate da “Lies!”, riferisce la Neue Zürcher Zeitung. La notizia è stata confermata all’ats da Claudio Stricker, collaboratore scientifico presso la Conferenza.

La settimana scorsa il Consiglio federale, in risposta a una mozione del consigliere nazionale Walter Wobmann (UDC/SO) – che chiedeva la messa al bando sul territorio svizzero dell’organizzazione “Lies!” e di altre che operano sotto altre denominazioni ma con le stesse finalità – aveva rilevato che queste azioni di distribuzione del Corano “non costituiscono, da sole, una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera”.

Per poter vietare “Lies!” – aveva precisato il governo – sarebbero necessarie prove sufficienti dell’esistenza di una struttura organizzativa in Svizzera: bisognerebbe ad esempio dimostrare ogni volta che la persona interessata è membro dell’organizzazione e non ha partecipato soltanto all’attività di distribuzione del Corano.

Tuttavia il governo è consapevole del fatto che gli stand informativi di “Lies!” possono essere utilizzati per avvicinare persone interessate all’Islam e per indottrinarle, oppure per offrire a persone già radicalizzate una piattaforma per creare reti e contatti con individui che condividono le medesime convinzioni.

Non ritenendo quella di un divieto generalizzato la soluzione ideale, il Consiglio federale aveva affermato di “approvare e appoggiare” gli sforzi delle autorità competenti dei Cantoni e dei Comuni per impedire gli stand informativi della campagna “Lies!”, in particolare rifiutando le relative autorizzazioni.

Se tutti i cantoni seguissero le raccomandazioni della CDDGP, non autorizzando le azioni dell’organizzazione, ciò significherebbe di fatto la cessazione di queste distribuzioni del Corano alla popolazione.

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