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Ok ad aumento aiuto al turismo, ma rimangono divergenze

(Keystone-ATS) L’aiuto al turismo deve essere aumentato a 230 milioni di franchi per il periodo 2016-2019. Il Nazionale ha accettato oggi, con 94 voti contro 87 e 4 astensioni, di allinearsi agli Stati.

Il Consiglio federale proponeva di limitare l’importo a 220,5 milioni. Il testo torna agli Stati per ulteriori divergenze.

Ancora una volta nel corso del dibattito è stato utilizzato l’argomento del franco forte. Secondo alcuni deputati è da irresponsabili spendere più soldi in un momento di crisi, mentre secondo altri è proprio investendo in determinati settori che si esce da questa crisi, che altrimenti rischierebbe di affossare completamente diverse attività.

Il Nazionale ha invece rifiutato, con 96 voti contro 85 e 5 astensioni, di allinearsi con gli Stati per il credito destinato all’E-government. I consiglieri nazionali vogliono spendere 12,4 milioni in questo progetto, 5,3 milioni in meno rispetto al Consiglio federale e alla Camera dei cantoni. Lo scopo di questo testo è sgravare da un punto di vista amministrativo le piccole e medie imprese (PMI), ad esempio permettendo di comunicare con le autorità in forma elettronica.

La decisione è stata presa nonostante il cambio di posizione della Commissione, a nome della quale ha parlato Dominique de Buman (PPD/FR), che ha cercato di convincere i deputati ad allinearsi ai “senatori”, vista la differenza tutto sommato piccola fra le due posizioni.

Sempre nel quadro della promozione della Piazza economica negli anni 2016-2019, le due Camere si sono invece già accordate su altri temi. Ad esempio, l’importo destinato alle esportazioni, in particolare verso nuovi mercati, sarà di 94 milioni di franchi, al posto degli 89,6 proposti dal governo.

Il credito quadriennale per la promozione dell’innovazione, della collaborazione e dello sviluppo delle conoscenze (Innotour) sarà dal canto suo aumentato di 30 milioni di franchi. Inoltre, 16,4 milioni saranno spesi per l’insediamento di imprese in Svizzera.

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