Onu: Svizzera festeggia 10 anni d’adesione
(Keystone-ATS) La Svizzera ha festeggiato oggi il decimo anniversario di adesione all’Onu. Nella sede di New York si è svolta una manifestazione con la presenza, quale ospite d’onore, dell’ex consigliere federale Joseph Deiss. A Ginevra si sono invece trovati il ministro degli esteri Didier Burkhalter e il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon.
Deiss è stato presidente dell’Assemblea generale dell’Onu per un anno a partire dall’autunno 2010. A detta della rappresentanza svizzera a New York, ha svolto il suo lavoro con tale impegno che i diplomatici ricevono complimenti ancora oggi.
Il 10 settembre 2002, l’ex consigliere federale era presente – in qualità di ministro degli esteri – quando la bandiera Svizzera è stata issata al Palazzo di vetro nella Grande Mela. Deiss ha affermato che ricorderà quel momento per sempre.
Dal canto suo, Burkhalter ha dichiarato che la Svizzera si è fissata due priorità all’interno dell’Onu: migliorare la sicurezza delle persone e portare avanti la riforma dell’organizzazione.
Il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha parlato alla presenza di Ban Ki-Moon e di un ampio pubblico riunito nell’Università ginevrina. “Un grande lavoro è stato fatto. Un lavoro utile, necessario ma non ancora sufficiente”, ha detto Burkhalter. Bisogna “lavorare ancora di più, impegnarsi maggiormente per i nostri valori”.
Il consigliere federale ha poi rivolto lo sguardo alla stretta attualità, parlando di una “situazione insostenibile” in Siria, con una comunità internazionale “paralizzata” e “l’ONU divisa fra la necessità di reagire e interessi geopolitici regionali e globali che fanno a volte trionfare il cinismo”.
“L’Onu deve riformarsi, per essere più efficace e diventare un posto in cui si agisce più che un luogo in cui si parla”, ha aggiunto Burkhalter. Per questa ragione la Svizzera si batte affinché il Consiglio di sicurezza operi nella più grande trasparenza o che i membri permanenti si obblighino a non utilizzare il diritto di veto nei casi di crimini di guerra, crimini contro l’umanità o genocidio, ha affermato il ministro elvetico.
“Non possiamo che essere impazienti di fronte alle imperfezioni, alla lentezza e all’inefficienza del sistema. Dobbiamo lavorare per migliorare le Nazioni Unite”, ha insistito il consigliere federale, esprimendo il desiderio che “il lavoro della Svizzera in seno all’Onu si intensifichi ancora”.
Per i festeggiamenti del decimo anniversario, la Svizzera ha regalato all’Onu dieci alveari, posizionali nel “Park des Palais” della città di Calvino. Su ogni struttura vi è una scritta che descrive le idee svizzere in fatto di politica estera, come “pace”, “diritti umani” e “ecologia”. Il circa mezzo milione di api dovrebbe produrre annualmente 700 chili di miele.