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Orologeria: si prevede stabilizzazione grazie a swiss made

Orologeria: si prevede stabilizzazione grazie a swiss made (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI sda-ats

(Keystone-ATS) L’orologeria svizzera spera di stabilizzare la propria situazione nel 2017, nonostante 17 mesi consecutivi di calo delle esportazioni. L’introduzione dal primo gennaio della nuova regolamentazione dello swiss made darà più credibilità e fiducia al marchio.

Quest’anno l’export dovrebbe subire una contrazione del 10%, stima Jean-Daniel Pasche, presidente della Federazione dell’industria orologiera (FH), in un’intervista rilasciata all’ats.

“Una stabilizzazione è prevista”, ha affermato, spiegando che i saloni di Ginevra e Basilea permetteranno di tastare il polso della situazione. Segnali favorevoli stanno tuttavia già emergendo in Cina e gli Stati Uniti dovrebbero approfittare della boccata d’ossigeno dovuta al dollaro forte.

La nuova generazione di orologi interconnessi viene presa in considerazione per rilanciare il mercato, ma solo fino a un certo punto: “è positivo che gli attori elvetici si mostrino innovativi nel settore”, ha detto Pasche, “ma si tratta di un prodotto differente”.

“La preoccupazione principale del settore orologiero è quella legata all’agguerrita concorrenza”, ha affermato ancora Pasche. Per questo motivo il presidente della FH considera fondamentale la nuova regolamentazione sullo swiss made. “Ne va della credibilità a lungo termine e della fiducia nel marchio”, ha sottolineato.

Dal primo gennaio il 60% dei costi di produzione dell’orologio (cinturino escluso) dovranno essere realizzati in Svizzera. “Le operazioni essenziali saranno quindi effettuate nella Confederazione”, ha aggiunto. Una percentuale ancora maggiore – ricorda Pasche – sarebbe praticamente impossibile da ottenere, anche a causa degli accordi di libero scambio o dei regolamenti dell’Organizzazione mondiale del commercio.

Lotta alla contraffazione

Uno dei cavalli di battaglia della FH rimane la lotta alla contraffazione: quest’anno è stato confiscato circa un milione di copie di orologi svizzeri. Molti di questi interventi sono stati effettuati in Cina, ha detto Pasche. Le indagini hanno permesso di sequestrare anche 130’000 orologi falsi in Turchia, 70’000 a Dubai e 9’000 in Russia. I servizi della FH si sono mostrati attivi pure su internet e sui social network e hanno fatto cancellare oltre un milione di pubblicità per prodotti fasulli.

La Federazione si occupa anche di formare le autorità per sensibilizzarle alla contraffazione: corsi sono stati tenuti a Dubai, all’aeroporto di Heathrow a Londra, a San Francisco, a Nizza, a Lisbona, a Bruxelles, a Praga e ad Atene.

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