Prospettive svizzere in 10 lingue

La Svizzera potrà far parte nel 2024 di Erasmus+ e Horizon Europe?

Ricercaori davanti a un PC
Attualmente, ricercatrici e ricercatori svizzeri non possono coordinare progetti legati a Horizon Europe e non hanno accesso ai prestigiosi finanziamenti del Consiglio europeo della ricerca. © Keystone / Gaetan Bally

La notizia che la Commissione europea è aperta a colloqui esplorativi con la Svizzera su Horizon Europe e Erasmus+ è stata accolta con favore dalle università elvetiche. Ma restano da chiarire le tempistiche e i dettagli finali sul possibile futuro di un accordo sulla scienza e l'educazione.

Quali sono le ultime novità su Horizon Europe ed Erasmus+

La Commissione europea ha invitato la Svizzera a colloqui esplorativi sulla partecipazione del Paese ai programmi dell’Unione Europea (UE) nei settori dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (Horizon Europe, Euratom, Digita Europe Programme, ITER e Erasmus+), nella speranza che questi possano portare a un accordo già il prossimo anno. La Svizzera è stata esclusa da Horizon Europe e da altre iniziative europee nel 2021, dopo che ha dichiarato il fallimento dei negoziati sulle sue future relazioni istituzionali con l’UE.

“La partecipazione a Horizon Europe deve restare separata dagli altri negoziati tra la Svizzera e l’UE.”

Consiglio dei Politecnici Federali

La commissaria europea per la ricerca e l’innovazione, Iliana Ivanova, ha twittatoCollegamento esterno il 22 novembre di essere “contenta di confermare” che le discussioni con la Svizzera possono continuare. A ciò ha fatto seguito un tweetCollegamento esterno del vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic, il quale ha affermato che si è raggiunto un “intento comune” tra l’UE e la Confederazione relativo ai negoziati su un ampio pacchetto di tematiche – dopo 18 mesi di discussioni. “Si tratta di un passo importante e benvenuto nelle nostre relazioni bilaterali”, ha affermato.

Le dichiarazioni della Commissione europea indicano che i colloqui su educazione, ricerca e innovazione progrediranno in parallelo ai più ampi negoziati svizzero-europei. Sono giunte in seguito a una presa di posizione del Governo svizzero il quale, l’8 novembre, ha detto che entro la fine dell’anno prenderà una decisione sulla sua posizione generale in vista della prossima fase negoziale per la regolamentazione delle sue relazioni con l’UE.

Come hanno reagito le università svizzere?

Il Consiglio dei Politecnici Federali (che gestisce i prestigiosi politecnici di Losanna e Zurigo) ha sottolineato la sua soddisfazione per questo “sviluppo positivo”, chiedendo “una completa partecipazione della Svizzera a Horizon Europe, il prima possibile”.

“La partecipazione a Horizon Europe – ha aggiunto – deve restare separata dagli altri negoziati tra la Svizzera e l’UE”.

Laure Ognois, responsabile della cooperazione internazionale per il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), ha reagito a queste dichiarazioni: “Il FNS accoglie positivamente l’annuncio della Commissione europea di avviare colloqui esplorativi con la Svizzera sui pacchetti Horizon ed Erasmus+, e spera che questo porti a un accordo il prima possibile. La piena associazione con Horizon Europe rimane fondamentale per la comunità scientifica svizzera”.

Yves Flückiger, rettore dell’Università di Ginevra, ha dichiarato a SWI swissinfo.ch di essere soddisfatto dei progressi compiuti, ma ha messo anche in guardia, ricordando che “la Commissione europea, in segno di apertura, ha dichiarato di essere pronta a discutere con la Svizzera sul futuro accesso ai suoi programmi di ricerca e innovazione. Ma ha anche affermato chiaramente che i colloqui formali inizieranno solo dopo l’adozione dei mandati negoziali globali da parte di entrambe le parti”.

Altri sviluppi

Un accordo di partecipazione a Horizon Europe sarà firmato nel 2024?

Luciana Vaccaro, presidente dell’associazione mantello degli atenei elvetici swissuniversities, ha dichiarato al sito web sciencebusiness che i progressi attuali “fanno sperare in una firma [su un accordo di associazione] nel 2024”.

La Segreteria di Stato svizzera per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) sottolinea che i negoziati di associazione richiederanno mandati negoziali da entrambe le parti (Svizzera e UE).

La Confederazione ha già adottato i propri in relazione al pacchetto Horizon alla fine del 2020, e per Erasmus+ all’inizio del 2021. Non appena i parametri più importanti saranno stati chiariti con Bruxelles, “il processo decisionale per il finanziamento potrà essere avviato parallelamente a livello nazionale”, afferma la SEFRI. Nel frattempo, il Consiglio europeo non ha ancora adottato un mandato negoziale per i colloqui di partecipazione al pacchetto Horizon ed Erasmus+.

“Se si compiono progressi sufficienti a livello politico – ha dichiarato Flückiger – possiamo sperare che i concorsi europei per le sovvenzioni alla ricerca e all’innovazione, e il coordinamento dei progetti, siano nuovamente aperti agli svizzeri e alle svizzere a partire dal 2024. Se ci sarà un periodo di transizione, le nostre autorità dovranno assicurarsi che tutte le garanzie finanziarie siano mantenute fino a quando la Svizzera non sarà pienamente associata”.

I tempi saranno stretti. A Berna, le commissioni parlamentari potranno iniziare i lavori solo nel gennaio 2024, ai quali seguirà il dibattito in Parlamento. Bruxelles, nel frattempo, spera di concludere i negoziati prima delle elezioni di giugno, quando verrà nominata una nuova Commissione.

Perché la Svizzera è stata esclusa da Horizon Europe?

Nel maggio 2021, dopo sette anni di negoziati, la Svizzera si è ritirata dai colloqui con l’UE per rinnovare decine di accordi bilaterali su questioni come la migrazione e il commercio. Di conseguenza, la Commissione europea ha deciso di declassare la Svizzera a Paese terzo non associato a Horizon Europe, il programma di finanziamento della ricerca dell’UE del valore di 95 miliardi di euro (91,5 miliardi di franchi).

Le ricercatrici e i ricercatori svizzeri non possono quindi coordinare i progetti di Horizon Europe e non hanno accesso alle prestigiose sovvenzioni del Consiglio europeo della ricerca. Inoltre, le piccole e medie imprese e le start-up svizzere sono escluse dai programmi di innovazione dell’UE.

E il programma Erasmus?

Dal 2014 la Svizzera è esclusa dal programma Erasmus+ (istruzione, formazione, gioventù e sport in Europa) dell’UE. Si sperava che potesse rientrare nel programma per il periodo 2021-2027, ma la situazione si è bloccata dopo che il Paese ha nel 2021 interrotto le trattative con l’UE.

Nel 2022, l’UE ha permesso alle università svizzere di aderire all’altro grande programma faro dell’UE, l’iniziativa “Università europee” (che in realtà fa parte di Erasmus+), come partner associato. La Svizzera attualmente non può beneficiare dei fondi dell’UE e le sue università devono richiedere all’agenzia nazionale  le sovvenzioni per coprire la loro quota. Inoltre, non possono coordinare e dirigere alcun progetto Erasmus+.

“Ci aspettiamo che l’UE non punisca più gli studenti e le studentesse, e che motivi la Svizzera a tornare a far parte del programma Erasmus+.”

Gazmendi Noli, Unione svizzera degli e delle universitari/e

Il direttore di Movetia, Olivier Tschopp, ha accolto con favore il recente annuncio della Commissione europea: “Sembra che Horizon e la ricerca siano la priorità, ma speriamo che l’associazione con Erasmus non resti troppo indietro”, ha dichiarato a SWI swissinfo.ch.

Tschopp spera che, se non sarà possibile risolvere la questione in parallelo “per ragioni politiche”, l’associazione a Erasmus possa comunque essere discussa subito dopo. “Siamo pronti per l’accreditamento”, ha aggiunto.

L’Unione svizzera degli e delle universitari/e (USU) e l’Unione degli studenti europei, temendo ritardi, hanno esortato intanto l’Amministrazione e i Parlamenti dell’UE e della Confederazione a portare avanti “colloqui seri” per una rapida adesione a Erasmus+.

“Sappiamo che la riassociazione in Erasmus fa parte del cosiddetto ‘intento comune’. La nostra unica richiesta è che venga trattata con la stessa priorità di Horizon”, ha dichiarato a SWI swissinfo.ch Gazmendi Noli, co-presidente dell’USU.

Secondo Noli, è fondamentale che la politica svizzera sia pienamente consapevole dei vantaggi del programma Erasmus e che accantoni i fondi necessari.

“Ci aspettiamo che l’UE non punisca più gli studenti e le studentesse, e che motivi la Svizzera a tornare a far parte del programma Erasmus+, perché penso che sia nell’interesse di entrambe le parti che le prossime generazioni [di studentesse e studenti svizzeri e europei] possano incontrarsi”, ha aggiunto.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR