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Svizzera partecipa a riunione FMI e Banca mondiale

Thomas Jordan e Ueli Maurer mentre partecipano al vertice, che si tiene in formato virtuale. KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Il consigliere federale Ueli Maurer e il presidente della direzione generale della Banca nazionale svizzera (BNS), Thomas Jordan, prendono parte oggi e domani alla riunione del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale.

Il meeting, virtuale, verte sulla gestione a livello globale della crisi legata alla pandemia e sul sostegno ai Paesi più poveri.

Il comitato direttivo ministeriale del FMI si occupa delle sfide in ambito di politica economica e della necessità di intervento per superare la crisi, si legge in un comunicato odierno del Dipartimento federale delle finanze (DFF). La Svizzera dal canto suo si impegna affinché i Paesi colpiti continuino a beneficiare di misure di sostegno adeguate.

Di principio, la Svizzera è disposta a sostenere un consenso per un’ampia assegnazione di diritti speciali di prelievo del FMI. Ciò permetterebbe ai membri, compresi i più poveri, di accedere a liquidità, garantendo trasparenza e responsabilità nell’impiego dei fondi.

In seno al Comitato per lo sviluppo della Banca mondiale, Berna accoglierà favorevolmente le misure adottate per affrontare la crisi e l’approccio globale per una ripresa economica ecologica, solida e inclusiva. La Banca mondiale deve promuovere gli investimenti rispettosi del clima coinvolgendo il settore privato e sostenere la creazione di posti di lavoro locali e dignitosi, il rafforzamento di sistemi educativi e sanitari come pure la sicurezza sociale, sottolinea il DFF.

L’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi sul clima costituiscono il quadro di riferimento. La Confederazione approva inoltre i provvedimenti presi dalla Banca mondiale per creare e distribuire vaccini nei Paesi in via di sviluppo. Ciò presuppone uno stretto coordinamento con le organizzazioni partner, elevati standard ambientali, sociali e in materia di governance come pure una rigorosa lotta contro la corruzione.

Inoltre, la Svizzera ha sottolineato la necessità di adottare misure efficaci per assicurare la sostenibilità del debito e nel contempo ha rimarcato che una politica economica credibile e sostenibile è indispensabile per una ripresa solida. L’elevato livello di debito degli Stati meno ricchi esige un’attuazione coerente e un’estensione del quadro comune per le ristrutturazioni da negoziare caso per caso.

Ieri Maurer e Jordan hanno anche presenziato all’incontro dei ministri delle finanze del G20. Per quanto riguarda la tassazione dell’economia digitalizzata, il DFF indica che di principio la Svizzera ha approvato il fatto che l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) prosegua su mandato del G20 i lavori per trovare una soluzione multilaterale alle numerose questioni aperte.

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