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Svizzera-Ucraina: discussioni sulla politica di pace

Petro Porochenko e Didier Burkhalter, oggi a Kiev. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) In visita in Ucraina, il ministro degli esteri svizzero Didier Burkhalter ha esortato Kiev a moltiplicare gli sforzi per assicurare la pace nel Paese. Nel secondo giorno di visita, il consigliere federale si è intrattenuto tra l’altro col presidente Petro Porochenko.

La Confederazione elvetica sostiene da 20 anni l’Ucraina per mezzo della cooperazione tecnica e continuerà a farlo, ha affermato il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Molte riforme importanti sono state fatte, ha dichiarato, aggiungendo che l’Ucraina deve tuttavia sforzarsi ancora di più per la democrazia, la decentralizzazione dello Stato e la lotta alla corruzione.

Nel corso della giornata odierna, Burkhalter ha anche visto il suo omologo ucraino Pavlo Klimkin e il ministro per i territori provvisoriamente occupati Vadym Chernysch, indica una nota odierna del DFAE. Le discussioni hanno riguardato il rafforzamento delle relazioni bilaterali, l’aiuto elvetico all’Ucraina, gli sforzi per assicurare la pace nel Paese e il rafforzamento della cooperazione nel settore migratorio.

Assieme a Pavlo Klimkin, Burkhalter ha firmato un’intesa per la riammissione di cittadini ucraini che devono lasciare il territorio elvetico e un accordo che agevola la concessioni di visti.

Inoltre, a partire da domenica, i titolari di un passaporto biometrico ucraino saranno esentati dall’obbligo del visto per soggiorni di complessivi 90 giorni al massimo in un periodo di 180 giorni su tutto il territorio Schengen. L’obbligo del visto rimane per chi esercita un’attività lucrativa.

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