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Taiwan: al voto per amministrative, si decide anche su nome

Si vota oggi a Taiwan KEYSTONE/EPA/AKUN LEE sda-ats

(Keystone-ATS) Seggi aperti stamani in Taiwan dove i cittadini sono chiamati a votare non solo per le elezioni amministrative, ma anche per 10 referendum.

Tra le diverse consultazioni, anche quella per decidere se a partire dalle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020 e negli altri eventi internazionali dovranno chiamarsi con il nome attuale, non riconosciuto però da Pechino, che considera l’isola una propria provincia ribelle, oppure ‘Taipei cinese’.

“Siamo il solo Paese membro del Comitato olimpico internazionale che non può usare il proprio inno nazionale e non può vedere sventolare la propria bandiera. Siamo gli unici. E questo dimostra quanto la Cina ci soffochi”, lamenta Chio Cheng, che vinse una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Messico 1968.

Il referendum di oggi necessità del quorum di almeno un quarti dei 19 milioni di aventi diritto al voto per essere approvato. E molti osservatori dubitano che verrà raggiunto.

Se però lo dovesse raggiungere, il comitato olimpico dell’isola dovrebbe chieder cosa fare ai propri iscritti. Il Cio lo censurerebbe, dopo aver avvertito Taipei per almeno tre volte di non andare avanti con il referendum.

L’altro referendum di particolare interesse è quello sui matrimoni dello stesso sesso. Il tribunale di primo grado si è pronunciato a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso, dando al parlamento due anni per modificare le leggi o passarne di nuove.

Ma secondo un recente sondaggio, il 77% degli intervistati ritiene che le unioni debbano essere definite legalmente tra un uomo e una donna.

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