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Tariq Ramadan: sua salute compatibile con detenzione, periti

Stando a esperti, la salute di Tariq Ramadan gli consente di stare dietro le sbarre. KEYSTONE/SALVATORE DI NOLFI sda-ats

(Keystone-ATS) Lo stato di salute di Tariq Ramadan, l’islamologo svizzero di origine egiziana in carcere da otto mesi in Francia dove è accusato di stupro, “non è incompatibile con la detenzione preventiva”.

Lo afferma una perizia di due medici, secondo quanto ha appreso l’agenzia stampa AFP da “fonti vicine al dossier”. I due esperti hanno riesaminato lo scorso 8 agosto il 56enne intellettuale musulmano nato a Ginevra, che soffrirebbe di sclerosi multipla, detta anche sclerosi a placche, e hanno consegnato la loro perizia l’11 settembre. A loro avviso, egli può essere curato in carcere con il trattamento che gli è stato prescritto.

I due periti si fondano anche su un esame condotto a metà giugno da un neurologo specializzato nella sclerosi a placche. Questi aveva notato, tra l’altro, un “aumento dei disturbi sensitivi”, in particolare dolori alle gambe e problemi di concentrazione e memoria. “È possibile che lo stress carcerario abbia favorito le modifiche del suo stato di salute” tra marzo e giugno, spiegava il professore.

I due periti concordano con questa valutazione. Sottolineano tuttavia che “l’aggravamento riguarda una sintomatologia soggettiva (dolori, crampi e parestesie)” e che l’esito dell’esame dell’islamologo è “discordante”: nonostante la perdita di sensibilità delle membra inferiori, Ramadan “può stare in piedi”, anche a occhi chiusi.

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