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‘Atene non ce la fa, rinegoziare piano’: torna la Troika

(Keystone-ATS) Ancora brutte notizie per la Grecia e l’Europa. Atene non è in grado di mantenere gli impegni presi con l’Ue e sarà quindi necessario un’estensione del piano di assistenza. Ma questo spaccherà politicamente l’Eurozona, visto che sei Paesi su 17 sono contrari ad una nuova ristrutturazione del suo debito.

Le indiscrezioni sulla situazione della Grecia, definita “ampiamente fuori rotta”, arrivano da funzionari europei che seguono da vicino il dossier proprio nel giorno in cui la Troika è tornata ad Atene. Ma quello che troveranno gli esperti di Fmi-Ue-Bce, secondo le fonti, sarà “abbastanza terribile”.

Una bocciatura senza appello, dunque, nonostante le dure proteste del premier Antonis Samaras contro chi in Europa (in primis il ministro delle Finanze e vice cancelliere tedesco Roesler) “sostiene che la Grecia non raggiungerà i suoi obiettivi, minando lo sforzo nazionale” affinchè “il Paese resti in piedi”.

A far perdere tempo prezioso ad Atene sarebbero stati proprio i problemi nazionali. Oltre ad una contrazione economica superiore alle previsioni, secondo le fonti, a pesare sarebbe stata soprattutto la paralisi nell’azione di risanamento legata al doppio appuntamento elettorale.

In queste condizioni, assicurano gli esperti europei, l’obiettivo di portare il rapporto Pil-debito pubblico dal 160% al 120% entro il 2020 non potrà essere raggiunto e il Fmi potrebbe quindi chiamarsi fuori dalla seconda operazione di salvataggio.

A questo punto all’Eurozona non resterà che scegliere tra due opzioni: o la cancellazione di una parte del debito che potrebbe costare alla Bce 40 miliardi di euro o la concessione ad Atene di più tempo per rispettare gli obiettivi del programma di rientro.

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