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450 persone partecipano all'”Altra Davos”

(Keystone-ATS) Circa 450 persone hanno partecipato a Basilea all’undicesima edizione dell'”Altra Davos”, manifestazione in opposizione al Forum economico mondiale (WEF) che inizia il 26 gennaio nella cittadina grigionese. Al centro dei lavori vi sono stati un’analisi critica del sistema capitalistico internazionale e scambi di vedute su come rispondere.

Da venerdì a domenica oratori di movimenti sociali dell’America Latina, della Russia e dell’Europa, ma anche dell’Egitto hanno potuto costatare nel corso di incontri e dibattiti la similitudine delle politiche di austerità e di attacco ai diritti sociali praticati ovunque nel mondo, come pure le difficoltà di farvi fronte, ha spiegato all’ATS Charles-André Udry, uno degli organizzatori della manifestazione.

Udry attribuisce le attuali difficoltà del movimento sociale alle offensive condotte dalla destra fin dagli anni ’80, ma anche all’insuccesso dei sindacati “che pensavano si potesse negoziare”.

L’Altra Davos punta a trovare soluzioni ai problemi concreti e lancia un appello che punta in particolare sulla messa in rete dei movimenti sociali, come pure su esperienze di auto-organizzazione dei salariati, sul rinnovamento del sindacalismo e la rimessa in discussione dell’appropriazione privata dei mezzi di produzione.

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