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50 anni fa la prima passeggiata spaziale

(Keystone-ATS) Risale a 50 anni fa la prima ‘passeggiata’ spaziale: il 18 marzo 1965 il russo Alexey Leonov è stato il primo uomo a ‘mettere piede’ nello spazio, fuori dalla protezione di una navetta. Un evento storico che rischiò di finire in tragedia, ma in questi 50 anni è stato ripetuto 376 volte, sempre con successo. Tra le ‘passeggiate’ più importanti, quella ‘lunare’ nel 1969, nel 1984 con la prima donna e nel 1999 con Claude Nicollier, il primo svizzero.

Quasi la metà di tutte le passeggiate sono servite a costruire la Stazione Spaziale Internazionale (Iss). I primi ‘passi’ dell’uomo nello spazio rappresentano una pietra miliare nella storia eppure i primi 12 minuti di passeggiata spaziale rischiarono di concludersi in tragedia. Inconvenienti alla tuta di Leonov quasi impedirono il rientro dell’astronauta russo all’interno della capsula Voschod.

Dopo Leonov passarono appena tre mesi prima che anche un astronauta statunitense, Edward White, riuscisse nell’impresa, anch’egli con qualche grande rischio. La prima donna fu la russa Svetlana Savitskaya nel 1984, mentre il primo europeo Jean-Loup Chrétien nel 1988.

Tra le tappe più importanti nella storia delle passeggiate spaziali ci sono anche la prima senza ‘guinzaglio’ nel 1984 con Bruce McCandless II, e quella del 1971 con Al Worden, la prima nello spazio profondo (lontano dalle orbite di Terra e Luna). Nel 2009 furono realizzate ben 5 Eva per sostituire alcune componenti e correggere problemi agli strumenti del telescopio spaziale Hubble.

La più lunga passeggiata è durata ben 8 ore e 56 minuti mentre l’astronauta più ‘passeggiatore’ è stato Anatoly Solovyev con 16 Eeva e un totale di 82 ore e 22 minuti. Da quel 18 marzo 1965 i progressi fatti per rendere più sicuro il ‘passeggiare’ nello spazio sono stati molti: dagli ‘scafandri’ collegati alla navetta con tubi per l’ossigeno e ‘guinzaglio’, gli astronauti hanno oggi grande libertà di movimento e possono lavorare agganciati a bracci robotici, indossando una tuta dalla tecnologia molto sofisticata, tanto da essere considerata un vero e proprio veicolo spaziale.

Nel complesso sono state 376 le Eva realizzate in questi 50 anni e circa la metà di queste sono state necessarie per completare la costruzione della Iss. I pericoli però sono sempre presenti, come ha testimoniato anche l’incidente avvenuto all’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) Luca Parmitano, che ha rischiato di ‘annegare’ per una perdita di acqua nel casco.

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