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8 marzo: Siria; 4 milioni di profughe, mezzo milione incinte

(Keystone-ATS) Sono 4 milioni le donne e le adolescenti tra i 12 milioni di siriani che sono stati costretti a lasciare le loro case a causa della guerra civile, e molte di loro sono diventate l’unico sostegno della famiglia dopo aver perso mariti, padri o figli.

Lo sottolinea la Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa in occasione della Giornata della Donna, ricordando che spesso le rifugiate – tra cui ci sono mezzo milione di donne incinte – non hanno accesso a servizi sanitari soddisfacenti.

Molte delle donne in attesa di un figlio, sottolinea la Federazione Croce Rossa-Mezzaluna Rossa, “sono a rischio a causa della malnutrizione, della mancanza di accesso ad un’appropriata assistenza medica e di altri fattori”.

“Spesso – afferma Peter Maurer, presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa – le più gravi conseguenze per la salute nei conflitti non sono le ferite provocate dalle pallottole o dalle bombe, ma gli effetti sanitari secondari causati dagli spostamenti, la contaminazione delle acque, l’alimentazione insufficiente e il dissesto dei servizi sanitari.

Insieme con i bambini, le donne soffrono in misura sproporzionata poiché i loro bisogni sanitari quotidiani sono raramente soddisfatti nella lotta quotidiana per la pura sopravvivenza”.

Sono 8 milioni, si ricorda, i siriani sfollati all’interno del loro Paese, mentre 4 milioni hanno trovato rifugio all’estero, in particolare nei Paesi confinanti: Libano, Giordania, Iraq e Turchia.

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