95% dei giovani deve continuare formazione dopo scuola dell’obbligo
(Keystone-ATS) In futuro, la percentuale dei giovani che dopo la scuola dell’obbligo continuano una formazione o assolvono un apprendistato deve essere aumentata al 95%. È l’obiettivo che si sono prefissati Confederazione, cantoni e parti sociali al termine di un vertice nazionale.
Per il ministro dell’economia Johann Schneider-Ammann “è importante che ognuno, nella propria sfera di competenza, si impegni per raggiungere tale obiettivo”.
Il capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha aggiunto che “la Confederazione sta adottando misure per far sì che i giovani non interrompano la formazione dopo l’obbligatorietà scolastica”.
“Per gli Svizzeri questo obiettivo è già stato raggiunto, visto che la percentuale è oggi al 96%”, ha dichiarato dal canto suo il presidente della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) Christoph Eymann. “Non è invece ancora il caso per i giovani con un passato migratorio”.
Anche a seguito dell’approvazione dell’iniziativa del 9 febbraio 2014 contro l’immigrazione di massa, Confederazione, cantoni, ambienti padronali, sindacali e corpo insegnanti ritengono che la penuria di manodopera qualificata debba essere combattuta sia nell’ambito della formazione professionale superiore, sia nel grado terziario (università, scuola universitaria professionale o alta scuola pedagogica).
Oltre a migliorare il suo posizionamento internazionale (benché in Svizzera il tasso di diplomati sia già molto più alto rispetto agli altri Paesi europei), si punta a ridurre le tasse di iscrizione ai corsi di preparazione agli esami federali. Questo progetto è in consultazione.
Johann Schneider-Ammann ha pure sottolineato l’importanza della maturità professionale “per fornire al settore economico professionisti e dirigenti qualificati”. Un sondaggio presso i cantoni dovrebbe favorire il raggiungimento di questo intento.
Tra le altre misure scaturite dall’incontro odierno, v’è la volontà di agevolare l’ottenimento di un primo titolo professionale o un’eventuale riqualifica da parte degli adulti, nonché di intraprendere ulteriori sforzi per integrare i giovani che non hanno svolto l’intera formazione in Svizzera.