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A Gandria in esposizione “Il contrabbando di beni culturali”

(Keystone-ATS) BERNA/LUGANO – Nell’ambito delle celebrazioni per il quinto anniversario della legge sul trasferimento dei beni culturali, l’Amministrazione federale delle dogane (AFD) e l’Ufficio federale della cultura (UFC) hanno allestito alle Cantine di Gandria una mostra intitolata “For Sale? Il contrabbando di beni culturali e la dogana”. Per l’occasione c’è stata la consegna alle autorità italiane di anfore romane illecitamente importate in Svizzera e sequestrate alla frontiera.
La Svizzera è una delle principali piazze del commercio di opere d’arte. La legge federale sul trasferimento dei beni culturali, in vigore dal giugno 2005, ha consentito di combattere gli abusi in quest’ambito, fanno sapere in un comunicato le Dogane e l’Ufficio della cultura. Con questa legge la Svizzera “rende un contributo importante e riconosciuto a livello internazionale alla lotta contro il commercio illecito di beni culturali e ne promuovere lo scambio legale”.
Al Museo doganale di GandriaProprio oggi, in occasione dei cinque anni della legge, è stata inaugurata una mostra speciale al Museo doganale Cantine di Gandria, alla presenza del direttore dell’UFC Jean-Frédéric Jauslin. In due sale del Museo, appena rinnovate, sono ripercorse, con foto di grande effetto e oggetti selezionati, le iniziative intraprese dalle autorità elvetiche e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) per contrastare il commercio illecito di beni culturali.
Si possono osservare, tra l’altro, una statuetta in terracotta della cultura Nok proveniente dalla Nigeria centrale o un bronzo del Benin (tutte imitazioni). Inoltre i visitatori impareranno a conoscere il lavoro della dogana.

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