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Abbattuti i cani di William, è protesta

(Keystone-ATS) Orrore e sgomento per la decisione del ministero della Difesa britannico di abbattere i due cani da guardia usati per la protezione del principe William quando era pilota elicotterista della Raf di base in Galles.

Brus, un pastore belga, e Blade, un pastore tedesco, sono stati uccisi lo scorso venerdì, pochi giorni dopo che l’erede al trono ha annunciato di aver lasciato la carriera militare. Ma la notizia è emersa solo oggi, scatenando polemiche e proteste degli ambientalisti e non poco choc in un Paese notoriamente sensibile, famiglia reale in testa, al trattamento riservato agli animali. Tanto che il Sun dedica alla vicenda la sua prima pagina arrivando a parlare di “esecuzione”.

A poco sono valse le giustificazioni delle autorità responsabili per la decisione: parlano di procedure regolari, si difendono spiegando che i due cani mostravano seri problemi di salute e di comportamento tali da non permettere di ricollocarli, come spesso accade, a “fine missione”. Brus “aveva già 7 anni e mezzo ed era giunto alla fine della sua vita lavorativa”, mentre Blade, 9 anni e mezzo, “aveva manifestato seri problemi a livello veterinario e comportamentale”.

È stato “inevitabile” quindi, secondo il ministero, che respinge anche le accuse quantomeno di cattivissimo gusto anche per il tempismo con cui è stata compiuta la crudele missione. Secondo il Sun, infatti, alla base Raf in Galles avrebbero aspettato che William lasciasse il suo incarico dopo aver annunciato il suo ritiro dalle forze armate, per eliminare i due cani.

Sino a ora non ci sono state reazioni ufficiali da parte di William. Un suo portavoce interpellato dal Daily Mail non ha voluto commentare, ma è noto l’amore per gli animali dimostrato dal principe, che ha lasciato l’esercito anche per dedicarsi alle sue fondazioni ecologiste oltre ad aver ‘adottato’ con la moglie Kate un cocker-spaniel (Lupo), considerato di fatto parte della famiglia, visto che compare anche nella prima immagine ufficiale del duca e della duchessa di Cambridge con il neonato principino George.

Molto contrariata senz’altro sarà poi la regina Elisabetta II, che forse anche più dei suoi figli e dei suoi nipoti ama e rispetta gli animali, cavalli e cani in particolare, cui riserva trattamenti “da re”, come conferma il biografo reale Brian Hoey. Che in un libro (“Pets by Royal Appointment”) rivela l’attenzione della sovrana nella cura dei suoi corgis: uno chef prepara loro carne selezionatissima di filetto di manzo e petto di pollo, e vengono serviti da un cameriere.

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