Actelion: utili aumentati di un terzo nel 2014
(Keystone-ATS) Actelion ha chiuso l’esercizio 2014 con un utile netto di 594 milioni di franchi, il 31% in più dell’anno prima. A tassi di cambio costanti l’incremento sarebbe perfino stato del 38%. Il risultato operativo è salito del 18% (+24%) a 570 milioni, il giro d’affari del 10% (+12%) a 1,96 miliardi. In una nota i vertici del gruppo biotecnologico basilese si dicono molto soddisfatti.
Il 2014 è stato “eccellente” per Actelion che ha registrato successi in tutti i settori, ha dichiarato il CEO Jean-Paul Clozel, citato in un comunicato odierno. L’accoglienza riservata al medicinale contro l’ipertensione arteriosa polmonare Opsumit nel suo primo anno sul mercato “è stata impressionante”. L’Opsumit, destinato a sostituire il medicinale Tracleer, l’anno scorso ha registrato vendite per 180 milioni di franchi. Il Tracleer, con un giro d’affari di 1,48 miliardi nel 2014, perderà progressivamente la protezione dei suoi brevetti a partire da quest’anno e fino al 2017.
La fase III degli studi clinici sul Selexipag, farmaco per la stessa malattia, ha dato esiti positivi e alla fine del 2014 sono state inoltrate richieste di omologazione negli Stati Uniti e in Europa.
“Abbiamo nella nostra pipeline altre innovazioni di cui potremo svelare i dettagli nel corso di quest’anno”, ha aggiunto il CEO. Clozel è quindi convinto che la sua impresa è “ben equipaggiata per il futuro”.
Per regione, il giro d’affari è cresciuto più fortemente negli Stati Uniti (+14% a 879 milioni di franchi), il primo mercato di Actelion. In Europa l’aumento è stato del 9% a 717 milioni. In Giappone il gruppo ha registrato un calo delle vendite dell’1% a 185 milioni. Nel resto del mondo sono progredite del 4% a 175 milioni.
Il consiglio di amministrazione ha deciso di lanciare un nuovo programma di riacquisto di al massimo 10 milioni di azioni su tre anni. La direzione proporrà all’assemblea generale dell’8 maggio un dividendo di 1,30 franchi (1,20 il precedente).
Il risultati comunicati oggi da Actelion sono inferiori alle previsioni degli analisti consultati dall’agenzia finanziaria awp.
