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Aereo Sinai: a San Pietroburgo 2/o aereo con resti vittime

(Keystone-ATS) Un secondo velivolo del ministero delle Emergenze russo con a bordo i resti di alcuni dei passeggeri dell’Airbus A-321 precipitato sabato nel Sinai è atterrato all’aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo attorno alle 4.16 ora locale (le 2.16 in Svizzera).

Lo riferisce l’agenzia Interfax. Un primo aereo con 144 corpi era atterrato a San Pietroburgo ieri mattina.

Al momento nessun segno di impatto esterno

Per il momento non ci sono i segni di un impatto esterno sugli elementi integri della superficie dell’A321 precipitato nel Sinai esaminati finora. Lo sostiene una fonte al Cairo “a conoscenza della situazione” citata dall’agenzia russa Interfax.

“Un esame iniziale degli elementi integri della superficie, incluso l’impennaggio della coda, non ha rivelato un impatto di fattori esterni”, ha spiegato la fonte.

Un satellite Usa ha rilevato un lampo di calore

Un satellite Usa ha rilevato un lampo di calore al momento dell’incidente dell’aereo russo nel Sinai. Lo riferisce la Cnn, che cita un funzionario americano a conoscenza dell’inchiesta.

I servizi segreti americani e funzionari militari stanno analizzando i dati per determinare se il lampo si sia verificato a mezz’aria o sul terreno.

Secondo gli esperti, il lampo di calore potrebbe essere legato a una serie di possibilità: il lancio di un missile, l’esplosione di un ordigno o di un motore difettoso, un problema strutturale che ha causato un incendio sull’aereo o i rottami che hanno colpito il suolo.

“Il numero dei lampi di calore è fondamentale”, ha detto l’analista dell’aviazione Usa, Miles O’Brien. “Se uno solo è stato rilevato, questo in qualche modo potrebbe allontanare il lancio di un missile e portare all’idea di un’esplosione a bordo dell’aereo”, ha aggiunto.

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