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Afghanistan: da rapporti intelligence Usa fallimento guerra

(Keystone-ATS) WASHINGTON – Più di 90’000 documenti e rapporti segreti militari americani sulla guerra in Afghanistan sono stati forniti dal sito Wikileaks – che promuove la diffusione di informazioni segrete – ai media, rivelando una mole di notizie finora tenute nascoste: secondo l’intelligence americana il conflitto afghano è fallimentare.
“Il Pakistan aiuta gli insorti in Afghanistan”, titola il “New York Times”, aggiungendo che Islamabad, ufficialmente alleata degli Usa, permette ai suoi agenti di “incontrare direttamente i talebani in sessioni strategiche segrete per organizzare reti di gruppi militanti che combattono contro i soldati americani in Afghanistan, e persino ordiscono complotti per assassinare leader afghani”.
Alcuni dei rapporti – prosegue il giornale – sostengono che “l’intelligence pachistana agisce insieme ad al-Qaida per pianificare attacchi”, anche se è difficile stabilire un “legame diretto tra l’Isi (l’Inter Services Intelligence) con al-Qaida”.
“La massiccia fuga di documenti rivela la verità sull’occupazione” titola il quotidiano britannico “Guardian”, secondo cui i dossier mostrano che gli Stati Uniti hanno “nascosto le prove che i talebani hanno acquisito micidiali missili terra-aria”; che “il crescente uso da parte dei talebani di ordigni artigianali ha causato un massacro, uccidendo oltre 2’000 civili”; che “la coalizione stia usando sempre più i droni guidati da una base nel Nevada per dare la caccia e uccidere i talebani”.
La Casa Bianca ha “fortemente condannato” la fuga di notizie. In una lunga dichiarazione, il consigliere per la sicurezza nazionale, Jim Jones, sottolinea che l’azione di Wikileaks mette a repentaglio “le vite sia di americani, sia dei nostri partner, e rappresenta una minaccia per la nostra sicurezza nazionale”.
“Queste fughe di notizie irresponsabili – ha aggiunto – non avranno alcun effetto sul nostro impegno ad approfondire i rapporti con Afghanistan e Pakistan, per sconfiggere i comuni nemici e sostenere le legittime aspirazioni del popolo afghano e del popolo pachistano”. Jones precisa che i documenti rivelati da Wikileaks “coprono” un periodo che va dal gennaio del 2004 al dicembre del 2009.

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