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Afghanistan: Karzai a talebani, con attacchi stranieri restano

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 luglio 2011 - 07:07
(Keystone-ATS)

Se i talebani continueranno ad attaccare nelle zone dove la sicurezza è stata trasferita alle forze afghane, vorrà dire che preferiscono che nel paese continui ad esservi la presenza di truppe straniere. Lo ha sostenuto a Kabul il presidente Hamid Karzai.

"Nella lotta al terrorismo e gli altri nemici dell'Afghanistan - ha sottolineato il capo dello Stato intervenendo ieri ad una cerimonia per celebrare la fine della prima fase del trasferimento delle responsabilità della sicurezza a esercito e polizia afghani - possiamo operare meglio di quanto fatto finora, senza causare vittime civili. Possiamo farlo con il sostegno della nostra gente, e ne abbiamo la capacità".

Karzai ha quindi chiesto ai talebani di mettere fine alle violenze dopo il completamento del processo di transizione della sicurezza. "Siamo noi afghani a condurre questo processo - ha ricordato - e quindi i talebani non hanno alcun motivo per continuare ad attaccare la loro terra e la loro gente con il pretesto di lottare contro la Nato e le truppe della americane".

Ma se gli insorti continueranno i loro attacchi, ha concluso, "vorrà dire che essi desiderano che la Nato e gli Usa estendano la loro presenza sulla nostra terra".

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