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AG: Oberwil-Lieli, meglio pagare 290’000 fr che accogliere asilanti

Il sindaco e neo consigliere nazionale dell'UDC Andreas Glarne (foto d'archivio). /KEYSTONE/DOMINIC STEINMANN sda-ats

(Keystone-ATS) I cittadini di Oberwil-Lieli non vogliono accogliere i 10 richiedenti asilo che il Cantone ha assegnato al comune argoviese e preferiscono pagargli 290’000 franchi all’anno di “tassa sostitutiva”. Lo hanno deciso oggi indirettamente, rifiutando il preventivo 2016.

Oberwil-Lieli era balzato lo scorso autunno alla ribalta della cronaca non solo nazionale dopo le dichiarazioni fatte dal sindaco e neo consigliere nazionale dell’UDC Andreas Glarner alla TV pubblica tedesca TV pubblica tedesca ARD: Glarner aveva affermato che il suo comune preferiva pagare che accogliere gli otto profughi allora assegnatigli, non volendo trovarsi a carico futuri assistiti sociali.

Oggi i cittadini del ricco comune argoviese – dunque a bassa imposizione fiscale – di circa 2100 abitanti situato una quindicina di chilometri a ovest di Zurigo hanno rifiutato il budget 2016, contro cui era stato lanciato il referendum, con 579 voti contro 525 e una partecipazione al voto del 68,9%.

Con questa decisione hanno ribaltato quella presa il 27 novembre scorso dall’assemblea comunale. Questa aveva accolto il budget, rifiutando però l’utilizzo dei previsti 290’000 franchi per il pagamento sostitutivo al Cantone e accettando in tal modo di accogliere i richiedenti, contro il volere del Municipio.

La decisione alle urne non è tuttavia ancora definitiva. Il Municipio deve ora presentare all’assemblea comunale un nuovo budget 2016 e un nuovo referendum è ancora possibile.

Oberwil-Lieli non è il solo comune argoviese restio a farsi imporre richiedenti asilo dal Cantone. Dall’inizio dell’anno i comuni recalcitranti devono però pagare al Cantone una “tassa sostitutiva” di 110 franchi giornalieri per ogni “asilante” rifiutato. La tassa è intesa a rimborsare il Cantone per le spese che si deve assumere al loro posto. Aarau dovrebbe inviare le prime fatture nei prossimi giorni.

Fino alla fine del 2015 i comuni recalcitranti dovevano pagare solo 10 franchi, venendo meno in tal modo a buon mercato ai loro doveri di accoglienza. Dopo il cambiamento delle regole diversi comuni hanno preferito darsi da fare alla ricerca di alloggi supplementari per i richiedenti asilo.

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