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Ai contadini mancano almeno 300 apprendisti

(Keystone-ATS) In molte fattorie svizzere mancano le nuove leve, benché il numero di coloro che vogliono imparare un’attività nel settore primario sia leggermente in crescita. Attualmente ci sono circa 300 posti di apprendistato vacanti. Questo non fa altro che acuire il bisogno di personale qualificato, sottolineano alcuni responsabili di associazioni agricole.

Un migliaio di giovani inizierà prossimamente una formazione da contadino, ma il loro numero non soddisfa la richiesta e molti agricoltori svizzeri aspettano invano il sostegno di un apprendista. Nel settore ci sono ancora a disposizione circa 300 posti di tirocinio per chi ne fosse ancora alla ricerca poco prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Il numero di giovani che vuole apprendere la professione “non basta per coprire le necessità di personale qualificato”, dice all’ats Martin Schmutz, responsabile del settore della formazione presso l’Unione Svizzera dei Contadini (USC). E, aggiunge, dato che una volta concluso l’apprendistato non tutti rimangono attivi nel settore, i bisogni sono ancora più grandi.

In base alla sua esperienza e alle osservazioni degli scorsi anni, Schmutz ritiene che occorrano almeno ulteriori 250-300 apprendisti supplementari. Le cifre esatte si potranno avere dopo l’apertura delle scuole, a fine agosto-inizio settembre, ma è già certo che la mancanza di seguito nelle aziende agricole proseguirà.

Schmutz mette in chiaro che la situazione non è drammatica e che ci sono parecchie differenze a seconda della varie professioni agricole. Precaria è comunque la situazione per gli orticoltori: quest’anno si sono annunciati solo sette giovani per apprendere la professione, quando ci sarebbe bisogno di 60-70 persone.

Per questo ramo si tratta di un grosso problema, anche perché non è un fenomeno nuovo. La mancanza di nuove leve sull’arco di anni minaccia l’esistenza stessa della categoria professionale, secondo Bruno Stucki dell’Unione svizzera dei produttori di verdura (USPV).

Secondo Stucki i riflessi della penuria di giovani orticoltori sono notevoli: un numero insufficiente di apprendisti significa che in seguito mancherà il personale adatto. Inoltre se poche persone assolvono un apprendistato, esse verranno poi a mancare anche nell’ambito dell’ulteriore istruzione di perfezionamento.

“La conseguenza – sottolinea Stucki – sarà che nei prossimi anni spariranno diversi produttori di verdura, perché privi di seguito”. Reclutare professionisti all’estero non risolve il problema, poiché essi sono a disposizione solo in numero esiguo, aggiunge.

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