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Al Azhar, “Pokemon Go” proibito da islam, è come alcol

Pokemon Go, il nuovo gioco che impazza Keystone/EPA/JUSTIN LANE sda-ats

(Keystone-ATS) L’app “Pokemon Go” è proibita dall’Islam, è come l’alcol. Lo ha affermato Abbas Shouman, vicecapo ed assistente dell’iman di Al Azhar, la massima autorità islamica sunnita in Egitto.

Shouman ha dichiarato che il videogioco “influenza la mente in modo negativo e fa male al giocatore e agli altri senza che ne ve sia consapevolezza”.

Giocare a Pokemon Go, secondo Shouman, è dunque deprecabile come bere gli alcolici, pratica proibita dall’Islam.

Secondo il religioso, la tecnologia deve essere utilizzata solo quando permette all’uomo di risparmiare tempo e fatica, ma non per diletto.

Se lo smartphone diventa infatti una “ossessione”, le persone potrebbero finire per trascurare il loro lavoro e la preghiera. Pokemon Go non è disponibile per il momento in Egitto, ma molti giovani sono riusciti lo stesso a scaricare la app.

“Non giocate a Pokemon Go in memoriale Olocausto”

La portavoce del Memoriale dell’Olocausto a Berlino, Sarah Friedrich, ha intanto lanciato un appello a cittadini e visitatori a non giocare a Pokemon Go nell’area dedicata al ricordo dello sterminio degli ebrei nel Terzo Reich.

“Chiediamo ai nostri visitatori di tenere un atteggiamento appropriato e dignitoso con questo luogo – ha detto Friedrich al Tagesspiegel – Pokemon Go è qui inadeguato”.

Il Memoriale berlinese si trova nel centro della città, tra la Porta di Brandeburgo e la Potsdamer Platz, l’area più visitata dai turisti.

“Al momento non è possibile vietare l’utilizzo dell’app di Pokemon Go”, ha concluso Friedrich. Da ieri l’app è scaricabile anche in Germania.

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