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Albergatori, libero scambio agricolo accresce concorrenzialità

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 gennaio 2012 - 14:49
(Keystone-ATS)

I costi degli alimenti incidono sensibilmente sulla concorrenzialità degli albergatori e ristoratori svizzeri rispetto a quelli dei Paesi confinanti. È quanto ha affermato l'organizzazione di categoria Hotelleriesuisse che, forte di uno studio eseguito dal BAK BASEL su sua richiesta, chiede che venga negoziato un accordo di libero scambio agricolo con l'Ue, grazie al quale dovrebbe realizzarsi l'agognata diminuzione dei prezzi.

"Solo nel 2010 - ha dichiarato stamane davanti ai media Christian Hunziker dell'istituto BAKBASEL - il settore alberghiero avrebbe potuto risparmiare fino a 1,1 miliardi di franchi se avesse potuto rifornirsi di generi alimentari ai prezzi praticati in Austria".

In base alla ricerca, un turista che si reca in Francia, Germania, Italia e Austria paga in media il 22% in meno rispetto alla Svizzera (con 1 euro a 1,38 franchi)

L'agricoltura e l'industria alimentare elvetica rappresentano il 17,5% dei costi totali che gravano sul settore alberghiero. I prezzi alla produzione sono in media del 30% più elevati da noi rispetto ai paesi confinanti, una situazione che secondo Hotelleriesuisse va corretta perché danneggia la competitività dell'industria del turismo elvetica. Una liberalizzazione del mercato agricolo potrebbe far calare i prezzi.

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