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Alcol e tabacco tra giovani: stabilità, ma tendenze preoccupanti

(Keystone-ATS) Il consumo di alcol e tabacco tra i giovani svizzeri nel 2010 non è variato sensibilmente rispetto al 2006. L’inchiesta di Dipendenze Info Svizzera rivela comunque aspetti preoccupanti: il consumo di superalcolici è aumentato tra i quindicenni di ambo i sessi; tra questi ultimi si abusa spesso di bottiglia e sigarette; malgrado il divieto di vendita di alcol agli “under 16”, il 28% dei 15enni se lo è procurato acquistandolo in un negozio.

Questi dati emergono dall’ultima edizione dello studio quadriennale realizzato da Dipendenze Info Svizzera su incarico dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), presentato oggi a Berna. La ricerca è stata realizzata in 628 classi – oltre 10’000 allievi – di tutte le regioni della Confederazione. Agli adolescenti è stato chiesto di rispondere per iscritto ad un formulario garantendo loro l’anonimato.

Il consumo di alcol e canapa tra gli adolescenti aveva raggiunto il suo apice nel 2002, mentre nel 2006 si era delineata una diminuzione. La tendenza è stata un po’ diversa per il fumo, che dal 2000 segna un lieve calo, però arrestatosi nel 2010.

Il tasso di giovani che, nel mese precedente l’inchiesta, ha bevuto per ubriacarsi è del 35% per i ragazzi, e del 30% per le ragazze. Oltre al rischio immediato di intossicazione e incidenti, Dipendenze Info Svizzera (già ISPA, Istituto svizzero di prevenzione dell’alcolismo e altre tossicomanie) ricorda che un tale consumo aumenta la probabilità di dipendenza in età adulta.

L’indagine mostra inoltre che un quarto (27%) dei ragazzi beve almeno una volta alla settimana (25% nel 2006). Tra le coetanee, la percentuale è scesa a circa il 13% (17%). I maschietti bevono soprattutto birra. Le ragazze consumano spesso anche alcopop e superalcolici.

L’istituto di prevenzione è preoccupato dall’aumento del consumo di superalcolici per entrambi i sessi: oltre un quarto dei ragazzi e un quinto abbondante delle ragazze ne beve infatti almeno uno al mese. Le adolescenti bevono i superalcolici al posto degli alcopop.

Visto che la legge vieta di vendere alcol ai giovani sotto i 16 anni, “stupisce il fatto che il 28% dei quindicenni dichiara di averlo acquistato”, indica l’istituto, giudicando preoccupante che oltre un terzo degli interpellati ha ammesso di consumare alcolici per trovare conforto quando non si sente bene.

Il 13% dei ragazzi e il 10% delle ragazze fuma tutti i giorni; il 15% delle giovani almeno una volta alla settimana. Tra i ragazzi questo valore ammonta al 19%, ciò che marca una lieve tendenza al rialzo. “La nicotina rende rapidamente e fortemente dipendenti e spesso un consumo occasionale si trasforma in abitudine quotidiana”, mettono in guardia gli autori.

La maggior parte dei giovani che consumano canapa, lo fa irregolarmente. Ciononostante, ci sono 15enni (il 4% dei ragazzi e l’1% delle ragazze) che nei 30 giorni precedenti l’indagine hanno consumato canapa almeno dieci volte. Per l’istituto è su questo gruppo che vanno concentrati gli sforzi preventivi.

L’uso di altre droghe illegali e l’abuso di farmaci sono menzionati solo da alcuni giovani. La frequenza di questi abusi sembra stabile rispetto al 2006.

Gli autori della ricerca hanno dedicato particolare attenzione ai 15 anni in quanto “tappa importante dello sviluppo”, ma il campione dell’indagine ha coperto in egual misura anche le quattro classi di età inferiore. Il 2% degli undicenni e il 6% dei tredicenni consumano ad esempio alcol almeno una volta alla settimana. Per le stesse classi di età sono rispettivamente meno dell’1% e il 4% a fumare almeno una volta alla settimana.

Per Michel Graf, direttore di Dipendenze Info Svizzera, la prevenzione richiede un approccio globale, che non tenga conto unicamente del consumo di sostanze, ma anche dell’ambiente sociale, dell’accesso alle sostanze, dei rapporti dei ragazzi con i loro coetanei e delle relazioni con gli adulti.

Nell’ambito della revisione totale della legge sull’alcol, l’istituto chiede un divieto della pubblicità che reclamizza uno stile di vita nonché una maggiore sorveglianza della vendita.

Siccome non tutti i cantoni prevedono un limite di età per la vendita di sigarette, Graf chiede inoltre una regolamentazione federale che autorizzi la vendita “solo a partire dai 18 anni”.

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