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Algeria: battaglia in corso contro salafiti

(Keystone-ATS) È forse la più importante operazione degli ultimi anni contro il terrorismo islamico quella che, da domenica pomeriggio, vede impegnati centinaia tra soldati ed elementi della sicurezza algerini contro una delle brigate più sanguinarie dell’estremismo islamico di matrice salafita che fa capo a Abu Moussaab Abdelouadoud, chiamato dai suoi uomini “emiro Droukdel”.

Le sorti dell’operazione, almeno sino ad oggi, sembrano volgere tutte a favore dell’esercito che, nel giro di pochi giorni (e gli ultimi due sono stati abbattuti oggi pomeriggio) ha ucciso otto miliziani. Tra essi ci sarebbe – ma su questo manca ancora una conferma ufficiale – quello che viene definito il tesoriere di al-Qaida nel Maghreb, Adel Bourai, 27 anni, originario di Zemmouri, un villaggio a pochi chilometri da Boumerdes, la città più importante della regione.

Le forze algerine hanno circondato una vasta area, nella quale si trovano due foreste, quelle di Legata e di Chouicha, da sempre terreno preferito dei terroristi che vi hanno anche creato delle postazioni, con armi e generi alimentari, da usare come “stazioni di posta” durante i loro spostamenti. Una volta cinturata la vasta area, è cominciato un bombardamento (anche dall’aria), mentre da terra il cerchio ha cominciato a stringersi. È stato quindi un gioco per i militari intercettare i terroristi che cercavo di rompere l’assedio e ucciderli.

Ma, anche se con il bilancio di otto miliziani uccisi (quasi tutti sono stati identificati, cosa questa non sempre facile), due postazioni distrutte e molte armi e munizioni recuperate (soprattutto fucili mitragliatori tipo Kalashnikov), l’operazione non si può considerare conclusa e soldati e forze di sicurezza stanno ancora lavorando per “bonificare” l’area.

L’offensiva contro i miliziani salafiti è giunta a pochi giorni di distanza da un episodio che ha colpito l’Algeria, quando un gruppo di terroristi, che volevano uccidere un ex appartenente ad un gruppo di autodifesa, ha ridotto in fin di vita una donna e il suo figlioletto, colpevoli solo di viaggiare su una vettura uguale a quella della vittima designata.

Nonostante la pressione, comunque, i terroristi sono tornati a colpire proprio a Boumerdes, dove stamani hanno rapito un commerciante e respinto, a colpi di mitra, il tentativo dei fratelli di liberarlo. È l’ennesimo rapimento attribuito ai terroristi e che, spesso, prelude alla richiesta di un riscatto.

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