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Allerta in Belgio per paura attentati

(Keystone-ATS) All’indomani della maxi-operazione delle forze di sicurezza, con due morti ed almeno due persone arrestate – presunti membri di una cellula di jihadisti, tornati dalla Siria, pronti a fare un attentato contro la polizia – l’allerta in Belgio resta al livello tre su una scala di quattro, ed il Paese si risveglia nella paura.

La sicurezza è stata rafforzata nel Paese, soprattutto nei commissariati, dove gli agenti di guardia sono armati di mitragliette. Inoltre è stato chiesto alla popolazione di non andare ai posti di polizia se non in caso di stretta necessità. I membri del personale operativo della polizia locale di Anversa hanno ricevuto il permesso di portare a casa la loro arma di servizio. Intanto le principali scuole ebraiche di Bruxelles e Anversa sono rimaste chiuse, mentre le misure di sicurezza sono state rafforzate presso le istituzioni europee.

Secondo indiscrezioni circolate nelle ultime ore e diffuse da alcuni media belgi (Dernière Heure e on-line fiamminghi) i jihadisti stavano preparando il rapimento e la decapitazione di un importante personaggio. L’emittente belga Rtl riporta, invece, che i membri della cellula di presunti jihadisti neutralizzata ieri sera dalle forze speciali belghe a Verviers probabilmente erano di origine cecena.

Nel municipio di Moelenbeek, a Bruxelles, il sindaco Françoise Schepmans ha confermato al quotidiano Soir che una persona è stata fermata nel corso di cinque perquisizioni. Un’altra perquisizione è stata condotta nell’area di Schaerbeek.

Secondo iTele una decina di arresti sono stati condotti nell’area attorno a Parigi e a Berlino. Ma al momento non sono stati stabiliti legami con l’operazione in Belgio, anche se secondo indiscrezioni ci sarebbero state operazioni coordinate in sette Paesi Ue, ed in Yemen. Nello Yemen è stato fermato un belga sospettato di far parte di una cellula di Al-Qaida, e viene interrogato in queste ore.

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