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Amnesty: allarme diritti umani, assalto con misure sicurezza

(Keystone-ATS) “Milioni di persone stanno patendo enormi sofferenze nelle mani degli Stati e dei gruppi armati”. Lo afferma nel suo rapporto annuale, Amnesty, che analizza la situazione dei diritti umani in 160 Paesi.

“La protezione internazionale dei diritti umani rischia di essere compromessa a causa di interessi egoistici nazionali di corto respiro e dell’adozione di misure draconiane di sicurezza, che hanno dato vita a un assalto complessivo ai diritti e alle libertà fondamentali”, allo stesso tempo, “nel 2015, le Nazioni Unite e i loro uffici che si occupano di protezione dei diritti umani e dei rifugiati hanno sofferto gravemente a causa dell’ostilità e del rifiuto di cooperare da parte dei governi”: così Amnesty International vede lo scenario generale, alla luce del suo “Rapporto 2015-2016, la situazione dei diritti umani nel mondo”, presentato oggi a Roma. L’organizzazione critica anche la Svizzera per iniziative “contro i diritti fondamentali”.

“Milioni di persone stanno patendo enormi sofferenze nelle mani degli Stati e dei gruppi armati, mentre i governi non si vergognano di descrivere la protezione dei diritti umani come una minaccia alla sicurezza, alla legge e all’ordine e ai ‘valori nazionali'”, afferma Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International.

Nel suo rapporto annuale, Amnesty analizza la situazione dei diritti umani in 160 Paesi, notando tra l’altro che 30 Paesi hanno rimandato illegalmente rifugiati verso Paesi in cui sarebbero stati in pericolo, o che in 19 Paesi sono stati commessi crimini di guerra o altre violazioni delle “leggi di guerra”.

E 156 difensori dei diritti umani morti durante la detenzione o altrimenti uccisi, mentre in 61 Paesi i governi hanno messo in carcere prigionieri di coscienza, ossia persone che avevano solamente esercitato i loro diritti e le loro libertà.

Allo stesso tempo, però, almeno 20 Paesi, quattro dei quali nel 2015, hanno riconosciuto per legge i matrimoni o altre forme di relazione tra persone del medesimo sesso.

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