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Ampio fronte per sostenere linee del traffico regionale

(Keystone-ATS) BERNA – I risparmi previsti dal Consiglio federale per i trasporti regionali minacciano direttamente 160 linee. Intere regioni potrebbero essere escluse dai collegamenti pubblici. Lo hanno indicato oggi l’Associazione traffico e ambiente (ATA), i cantoni e gli ambienti turistici, che chiedono di fare marcia indietro.
Nel suo programma di consolidamento, il governo prevede di tagliare 15 milioni all’anno nei sussidi in favore del traffico regionale, a partire dal 2012. “Concretamente, ciò significa la morte di 160 linee”, ha dichiarato alla stampa Franziska Teuscher, presidente dell’ATA.
Maggiormente esposte ai tagli sono le linee delle autopostali: una su cinque potrebbe scomparire e sono coinvolti quasi tutti i cantoni. In Vallese, per esempio, sono a rischio 18 collegamenti. Il Canton Vaud potrebbe perderne 26, mentre nel Giura potrebbe essere soppresso il 34% delle linee. Tra i cantoni toccati, anche Ticino (14 collegamenti) e Grigioni (21).
Risultato: la popolazione si vedrebbe costretta a spostarsi in automobile, con conseguente aumento delle emissioni di CO2. Sovente dipendenti dai mezzi pubblici, bambini, scolari, persone anziane e handicappati sarebbero i primi a essere colpiti. Ne soffrirebbe anche il turismo legato alle passeggiate e alle escursioni con gli sci: i punti di partenza per queste attività dovrebbero infatti essere raggiunti in automobile.
Per l’ATA, si tratta di conseguenze inaccettabili in quanto le finanze federali sono sane. Per il quarto anno consecutivo, il ministro delle finanze Hans-Rudolf Merz si è vistosamente sbagliato, pronosticando per il 2010 un deficit di oltre 2 miliardi. Da una proiezione pubblicata ieri, risulterebbe invece, per l’anno in corso, un’eccedenza di 600 milioni, ha criticato Franziska Teuscher.
Non vi è dunque alcun motivo per esercitare una politica d’austerità assolutamente esagerata, che reca grossi pregiudizi a numerose regioni. “Si tratta di una provocazione nei confronti delle regioni periferiche”, ha rincarato il presidente della Conferenza dei direttori cantonali dei trasporti pubblici François Marthaler.
Già da un anno, la Confederazione sussidia il trasporto viaggiatori soltanto nella misura del 50%, al posto del 70%. Secondo Marthaler, nel settore dei trasporti pubblici i cantoni non possono subentrate alla Confederazione, dato che la perequazione finanziaria costituisce per loro già un pesante fardello.
I difensori delle linee regionali criticano le nuove regole di sussidio. Il Consiglio federale vorrebbe limitare la sovvenzione ai collegamenti utilizzati da almeno 100 passeggeri al giorno, al posto dei 32 attuali.

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