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Analisi VOX: Berna valuta concorso pubblico

(Keystone-ATS) Berna sta valutando se indire in futuro un pubblico concorso per l’assegnazione delle “analisi VOX” sulle votazioni federali, un lucroso mandato finora delegato senza formalità alla comunità di ricerche coordinata dal noto politologo Claude Longchamp e dal suo istituto di sondaggi gfs.bern. La decisione al riguardo è stata presa già lo scorso anno, ha puntualizzato oggi la portavoce della Cancelleria federale Ursula Eggenberger, interpellata dall’ats su informazioni pubblicate dalla “SonntagsZeitung” e dalla “NZZ am Sonntag”.

Non si tratterebbe dunque di un passo in rapporto con le recentissime critiche per l’errata valutazione del voto giovanile nell’ultima analisi VOX riguardante la votazione del 9 febbraio sull’iniziativa UDC “Contro l’immigrazione di massa”. Secondo l’analisi, pubblicata il 3 aprile, solo il 17% dei cittadini svizzeri di età inferiore ai 30 anni si sarebbe espresso su tale oggetto. Un dato contestato da diversi politologi, tanto che lo stesso Longchamp ha finito per ammettere un possibile errore di valutazione.

Le analisi VOX sono condotte – dal 1987 su mandato della Confederazione – da una comunità di ricerche comprendente l’impresa gfs.bern di Longchamp, che esegue i sondaggi e coordina il progetto, e gli istituti di scienze politiche delle università di Berna, Ginevra e Basilea. Il contratto rinnovabile ogni quattro anni giunge a scadenza a fine luglio. Secondo la portavoce della Cancelleria federale Eggenberger si tratta ora di esaminare se esistano sul mercato altre società in grado di fornire questo genere di analisi.

In linea di principio, ogni mandato per un valore al di sopra dei 230’000 franchi dev’essere assegnato con un pubblico concorso. La portavoce della Cancelleria afferma che finora quest’ultima ha conferito l’incarico alla comunità di ricerca visto che le analisi VOX sono una proprietà intellettuale di quest’ultima e che “nessun altro istituto di ricerca può dunque svolgerle in questa forma”. Secondo la Cancelleria l’eccezione fatta finora è dunque ammissibile.

Ursula Eggenberger ha confermato l’informazione di stampa secondo cui la Confederazione ha versato 411’480 franchi l’anno scorso per le analisi VOX. Dal 2010 queste indagini post-votazioni sono costate ai contribuenti 1,2 milioni di franchi.

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