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Analisi VOX: niente sorprese, donne erano a favore iniziativa armi

(Keystone-ATS) Nessuna sorpresa: le donne erano effettivamente a favore dell’iniziativa “per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi”, sulla quale si è votato il 13 febbraio scorso, e che è poi stata respinta con il 56,3% dei voti e da 17 cantoni e mezzo.

È quanto indica la consueta analisi VOX dell’istituto gfs.berna condotta su un campione di 1503 persone in tutte le regioni svizzere: tra l’elettorato femminile i consensi sono infatti risultati pari al 51%, mentre tra gli uomini la percentuale di “sì” si è fermata al 37%. Una maggioranza di voti favorevoli, secondo gli esperti, è stata espressa pure dalla fascia di popolazione con formazione superiore e redditi alti.

Lo studio afferma che l’iniziativa ha mobilitato soprattutto i due “poli politici”, più a destra che a sinistra, ma anche gli elettori più anziani e tutti coloro che hanno in qualche modo affinità con le società di tiro, ambienti quest’ultimi che hanno espresso voto negativo nella misura del 90%.

Interrogati sulle motivazioni del loro voto, i fautori hanno sottolineato l’inutilità del possesso di armi a casa, il pericolo che esse rappresentano e la speranza di ridurre il numero dei suicidi. Tra i contrari, invece, sono stati messi in risalto valori quali l’autoresponsabilità e la tutela della libertà individuale. Solo in pochi hanno citato l’argomento, stando al quale l’accettazione dell’iniziativa avrebbe favorito la criminalità imputabile agli stranieri.

Tra i partiti politici è stata l’Unione democratica di centro quella che maggiormente ha mobilitato i propri simpatizzanti, operazione che è invece riuscita solo in parte al Partito socialista, pur essendo all’origine dell’iniziativa. L’analisi nota anche che l’affluenza alle urne è stata più alta tra gli elettori anziani rispetto ai giovani: i primi, tendenzialmente contrari, hanno quindi contribuito a spostare l’ago della bilancia nel campo del “no”.

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