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Animali hanno troppo poco spazio nelle loro fiere, lo denuncia PSA

"Più le mammelle sono grosse e piene, più la vittoria è probabile". Keystone/DPA dpa/A3416/_CARMEN JASPERSEN sda-ats

(Keystone-ATS) Durante le esposizioni di animali le regole non vengono rispettate e gli animali non hanno a disposizione sufficiente spazio. È la denuncia della Protezione Svizzera degli Animali (PSA).

Nel suo ultimo rapporto la PSA riscontra in particolare carenze nel trattamento delle mucche. Tra queste emergono: troppo poche mungiture, parto imminente o toelettatura eccessiva.

In occasione di alcuni controlli effettuati durante quattro esposizioni di vacche nel 2016 (Swiss Expo, Tier & Technik St-Gall, Expo Bulle e Colmar 2016) la PSA ha constatato che “più le mammelle sono grosse e piene, più la vittoria è probabile”. Così, le abituali dodici ore d’intervallo tra le mungiture non sono state praticamente rispettate per nessuna mucca. Conseguenza: delle mammelle “ingrossate, dure e piene fino a scoppiare” che impediscono ai bovini di camminare normalmente.

Le bestie sono inoltre state sottoposte a una “toelettatura eccessiva” nonché a trattamenti con vernice, gel, spray, cipria e rasatura completa del pelo del muso e delle sopracciglia. Queste pratiche infrangono le disposizioni di legge e i regolamenti, sostiene la PSA.

La fiera agricola dell’Olma di San Gallo non è risultata migliore: ha trasportato e messo in stabulazione fissa, pratica in cui si tiene il bestiame rinchiuso in una stalla e vincolato a una postazione, delle vacche in procinto di partorire. Per l’organizzazione, queste condizioni sono “inaccettabili”.

Complessivamente, gli animali esposti durante le 17 manifestazioni visitate dal PSA lo scorso anno avevano a disposizione troppo poco spazio ed erano quindi stressati. Alla fiera agricola di Berna (BEA) ad esempio, una scrofa e i suoi porcellini sono stati stipati in un luogo talmente piccolo che non potevano più muoversi e venivano toccati dai visitatori in qualsiasi posizione senza che si potessero ritirare, e questo sull’arco di più giorni. Alla vendita di rettili di Etoy (VD) invece diversi animali sono stati messi in contenitori e bicchieri di plastica troppo piccoli.

Per la PSA, gli animali esposti nelle fiere dovrebbero avere a disposizione almeno delle zone di riposo in cui possono ritirarsi lontano dal pubblico. È anche importante assumere del personale di sorveglianza “adeguatamente formato”. Inoltre, recinti e strutture devono essere realizzati in funzione delle particolarità e dei bisogni di ogni animale.

Per quanto riguarda le esposizioni canine e feline la PSA ha riscontrato animali stanchi, sottoposti a toelettatura eccessiva, tenuti in gabbie troppo piccole e presentati al pubblico in modo sempre più “antropomorfo”. I responsabili delle manifestazioni si mostrano “particolarmente reticenti nel migliorare le cose”, critica l’organizzazione.

Qualche miglioramento

Malgrado tutti questi punti negativi, la PSA nota dei miglioramenti. Per la prima volta sono ad esempio state osservate delle detenzioni di animali esemplari. Tra questi, del bestiame lattiero tenuto in stabulazione libera durante l’Olma e dotato di un robot di mungitura, nonché alcuni porcellini d’India con libertà di movimento durante la LUGA di Lucerna e la BEA. Da menzionare vi è inoltre il fatto che agli ovini e alle capre vengano sempre più spesso offerti dei percorsi liberi, sostiene l’associazione.

La PSA ci tiene a sottolineare che non ha nulla contro le fiere animali. Tuttavia, queste esposizioni devono fungere da modello visto il loro “impatto pedagogico non trascurabile”.

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