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Annegamenti: almeno 12 in una settimana

(Keystone-ATS) Nel lago di Ginevra e in quello di Zurigo oggi sono stati trovati due cadaveri. È così di almeno dodici il numero delle persone morte in acqua in Svizzera da una settima a questa parte.

Un uomo di 30 anni, di origine ivoriana, è annegato ieri verso le 17:20 di fronte al parco della Perle du Lac a Ginevra. Il cadavere è stato ritrovato stamane verso le 9:30 a 7,5 metri di profondità. I motivi del dramma non sono ancora chiariti. La vittima era assieme a tre amici su di una piccola imbarcazione a nolo.

Nella parte svittese del lago di Zurigo questa mattina è stato recuperato un cadavere, visto galleggiare da un operaio che lavorava lungo la sponda a Freienbach. Le cause della morte e l’identità della vittima sono ancora da chiarire. Potrebbe trattarsi di un velista di 63 anni dato per disperso dal 5 luglio, dopo che era caduto in acqua senza giubbotto di salvataggio nei pressi del porto, mentre navigava con il lago particolarmente mosso assieme ad un amico di 73 anni.

Nelle acque del Reno a Basilea, ieri sera verso le 19:00, è stata vista una persona in difficoltà, non si sa se uomo o donna, nei pressi del ponte Dreirosen. Le ricerche non hanno finora dato esito.

Ancora nessuna traccia neppure di due persone disperse da lunedì in due località lungo la Reuss nel canton Argovia. Si tratta di un 14enne portato via dalla corrente a Bremgarten, mentre faceva il bagno con i compagni di classe, e di un richiedente l’asilo 29enne dello Sri Lanka sparito a Mülligen.

Sabato pomeriggio è stato recuperato il cadavere di un ginevrino di 37 anni, sparito sott’acqua dopo essersi tuffato da una zattera in direzione della riva davanti al faro dei Pâquis, a Ginevra. Lo stesso giorno un ottantenne della regione di Rubigen (BE) è annegato nell’Aare e una zurighese di 20 anni nei Grigioni, praticando canyoning nel Reno nei pressi di Campsut.

Venerdì ci sono stati altri due annegamenti, nei laghi di Thun e di Neuchâtel. Un polacco di 33 anni residente in Svizzera non è più riaffiorato mentre faceva il bagno a Oberhofen (BE). Un pescatore professionista di 68 anni è invece deceduto di fronte a Cheseaux-Noréaz (VD). La sua imbarcazione era stata ritrovata senza nessuno a bordo verso mezzogiorno.

Giornata ancora più nera quella di giovedì. Di fronte a Lutry (VD), presso Losanna, è stato trovato nel Lemano il corpo di uno svizzero di 78 anni domiciliato nella regione, dato per disperso da martedì. Vicino a Birsfelden (BL) è morto nel Reno un 27enne che tentava di recuperare una palla finita in acqua.

A Fully, in Basso Vallese, un bimbo di due anni e il fratello di sette la sera sono caduti nella piscina di casa. Il più piccolo è deceduto all’ospedale, mentre il maggiore era in gravi condizioni. I due fanciulli, che giocavano sul terrazzo, hanno aperto la barriera di sicurezza che li separava dalla piscina quando la madre era entrata per un istante in casa. La donna si è poi tuffata e li ha subito estratti dall’acqua, ma entrambi erano già privi di conoscenza.

Secondo i calcoli dell’ats quest’anno in Svizzera è finora annegata una trentina di persone. Per le statistiche della Società svizzera di salvataggio (SSS) fino al 4 di agosto sono annegate 22 persone, di cui undici nei fiumi e sette nei laghi. L’anno scorso gli annegamenti sono stati 40.

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