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Apprendistato, diversi giovani quest’anno vi rinunciano

Uno dei settori che fatica a trovare allievi è quello dell'orologeria. KEYSTONE/PATRICK HUERLIMANN sda-ats

(Keystone-ATS) La situazione economica spinge diversi giovani a rinunciare temporaneamente all’apprendistato: è l’osservazione che fa Jürg Schweri, professore all’Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP).

“Le candidature per i posti di tirocinio sono di meno che in altri anni”, afferma l’esperto in dichiarazioni riportate oggi dal Tages-Anzeiger. Alcuni scelgono infatti di fare un anno ponte o optano per una formazione scolastica. “L’aumento delle soluzioni provvisorie non è però positivo: poiché dopo, nel 2021, un numero ancora maggiore di candidati si concentrerà su un numero minore di posti”.

Attualmente la situazione è difficile nel settore alberghiero e della ristorazione: un posto di formazione su quattro non è ancora occupato. Nel comparto delle macchine, dei metalli e degli orologi la quota è del 16%, il doppio del normale. E pure nel settore sanitario sono aumentati i posti liberi, per ragioni non ancora chiare. Come sempre difficile si presenta peraltro la ricerca di giovani in settori quali la tecnica degli immobili, le macellerie o le pasticcerie.

“Nel complesso però le cose sembrano andare bene sul mercato dell’apprendistato”, spiega al Tages-Anzeiger Ursula Renold, professoressa di sistemi formativi al Politecnico federale di Zurigo. Nell’ambito di un progetto di ricerca la docente e il suo team sta indagando da aprile in modo approfondito sugli effetti della pandemia nel settore del tirocinio. Ogni mese vengono interrogate 3000 aziende.

Secondo gli ultimi dati di luglio, nove su dieci di tutti i posti di apprendistato per l’anno di formazione 2020 sono stati occupati. Nel campo dell’informatica e della vendita la quota sfiora il 100%. “Del confinamento ha approfittato in particolare il commercio online, con un impatto positivo anche sull’attrattiva della formazione nella vendita”, dice Renold.

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