Arrestato non è mostro di Nantes, Dna non corrisponde
(Keystone-ATS) Colpo di scena nella vicenda di Xavier Dupont de Ligonnès, che otto anni fa sterminò la sua famiglia. L’uomo arrestato ieri all’aeroporto di Glasgow non è infatti il “mostro di Nantes” come inizialmente comunicato: il Dna non corrisponde.
Lo si apprende dagli inquirenti francesi. Di Xavier Dupont de Ligonnès non si hanno più tracce dal giorno del 2011 in cui sua moglie e i suoi 4 figli furono uccisi a Nantes, nella Francia occidentale.
Ieri era stato comunicato l’arresto in Scozia del fuggiasco più ricercato di Francia. Ma erano subiti emersi dubbi: soltanto in parte le impronte digitali del fermato, arrivato a Glasgow con un volo proveniente da Parigi, corrispondevano a quelle del protagonista del più fitto enigma criminale francese degli ultimi anni.
L’analisi del Dna che ha escluso che l’arrestato fosse Dupont de Ligonnès, effettuata in meno di 24 ore, è stata possibile grazie al raffronto dell’impronta genetica dell’uomo con quella in possesso della polizia. Gli inquirenti sono in possesso delle impronte digitali e del Dna del “mostro di Nantes”, prelevate nella residenza del ricercato a Limay, non lontano da Parigi.
Quanto alle impronte digitali, corrispondevano soltanto 5 punti sul totale dei 13 caratteristici che devono combaciare per identificare una persona.
Secondo quanto riferito dalla tv BFM, l’arrestato non somiglia neppure fisicamente a Xavier Dupont de Ligonnès: sembra più avanti con gli anni rispetto ai 58 che dovrebbe avere il ricercato, ma anche la forma degli occhi è diversa.