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Asilo: forte aumento richieste, problemi di capienza in alloggi

(Keystone-ATS) Negli ultimi giorni in Svizzera è fortemente aumentato il numero dei richiedenti asilo, in particolare alla frontiera sud. Si tratta di immigrati eritrei approdati in Italia e diretti a Nord.

A Chiasso nel fine settimana ci sono state 350 nuove domande, il che ha provocato problemi di capienza negli alloggi.

La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) segnala che le autorità cantonali e locali stanno prodigandosi, adottando diversi provvedimenti per rimediare alla situazione che viene definita “acuta”.

Il forte aumento delle domande, secondo la SEM, sembrerebbe connesso alle molte persone sbarcate di recente sulle coste dell’Italia meridionale, dopo aver attraversato il canale di Sicilia. Già dalla metà di maggio si sono osservate cifre eccezionalmente elevate per quanto riguarda le domande d’asilo, cifre che da allora hanno continuato ad aumentare per attestarsi, la scorsa settimana, a 1040 richiedenti desiderosi di essere accolti nella Confederazione.

Si tratta perlopiù di persone sole e famiglie provenienti dall’Eritrea, tra cui anche un certo numero di minorenni non accompagnati. Questa situazione ha provocato problemi di capienza nelle strutture d’asilo, in particolare a Chiasso.

Più alloggi in tutta la Svizzera

La SEM ha immediatamente reagito, in collaborazione con le autorità cantonali e comunali (polizia, responsabili per la migrazione), mettendo a disposizione nuovi alloggi. Accanto al Centro di registrazione di Chiasso, dotato di una capacità ricettiva di 134 posti letto, e ai centri esterni di Losone e Biasca, dotati di complessivi 220 posti letto, sono stati messi in funzione tre alloggi della protezione civile (Chiesa, Stabio e Casa Giardino) in grado di accogliere circa 150 persone. Al tempo stesso, parecchie decine di persone sono state trasferite in altri Centri per far posto ai nuovi arrivati.

Anche nella Svizzera tedesca sono stati predisposti di recente 160 posti di alloggio supplementari in strutture della protezione civile. Se necessario questi provvedimenti saranno mantenuti durante l’intera settimana.

Inoltre la Confederazione sta vagliando la possibilità di aprire nuovi alloggi temporanei in altri Cantoni oppure di ampliare quelli esistenti.

Priorità nel trattare le domande

La SEM continua ad applicare sistematicamente la sua strategia di trattamento delle domande d’asilo. L’attenzione è posta sulle procedure Dublino e sulle domande di persone provenienti da Stati esenti da persecuzione e da Stati con una quota di protezione molto bassa. A fronte dei recenti sviluppi, le audizioni dei richiedenti asilo eritrei dovranno essere differite fino a nuovo avviso, salvo priorità dettate dalla legge, avverte la SEM.

Anche il Corpo delle guardie di confine si è attivato per ovviare all’emergenza, per esempio inviando alla frontiera sud ulteriori collaboratori di altre regioni che vanno così a potenziare i rinforzi già in atto. Ne conseguirà, fino a nuovo avviso, una lieve riduzione delle prestazioni doganali in altre regioni.

All’inizio dell’anno la SEM aveva previsto attorno alle 29 000 domande d’asilo per il 2015, con un margine di oscillazione di 2500 unità verso l’alto o verso il basso, cifre che aveva comunicato anche ai Cantoni.

Visto il perdurare di numerose crisi nel mondo e l’incremento degli sbarchi a sud dell’Italia non si può tuttavia escludere che il numero delle domande superi i pronostici. Nei prossimi mesi la SEM procederà a una nuova valutazione della situazione alla luce dei nuovi sviluppi.

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