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Assemblea Verdi: risoluzione per Green New Deal

Il presidente dei Verdi Balthasar Glättli KEYSTONE/WALTER BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) In risposta alle crisi climatica, ambientale ed economica, i Verdi, riuniti in assemblea a Windisch (AG), hanno adottato una risoluzione in favore del Green New Deal.

Si tratta di un piano per limitare gli effetti della crisi economica e proseguire con la trasformazione ecologica e sociale dell’economia e della società.

Gli ecologisti vogliono in particolare che i pacchetti di stimolo economico si basino su criteri sociali ed ecologici. La Svizzera deve uscire dalla crisi più verde e più solidale di quando vi è entrata. “Come società dobbiamo investire nel futuro, ed è esattamente quello che vogliamo fare con il nostro Green New Deal”, ha spiegato il presidente Balthasar Glättli.

Per lo zurighese la domanda è semplice: “Vogliamo investire una o due volte?”. Secondo il consigliere nazionale, se si ricostruisce la vecchia economia “grigia”, poi si dovrà nuovamente investire per trasformarla in economia verde. “La nostra alternativa – ha spiegato Glättli – è semplice: investiamo fin da subito a favore di una trasformazione ecologica dell’economia”.

La crisi legata al coronavirus ha dimostrato che enormi risorse individuali e pubbliche possono essere mobilitate in situazioni di emergenza. Occorre ora investire altrettanto per far fronte alla crisi climatica. La più pericolosa di tutte le alternative è “continuare come prima”, ha sottolineato Glättli. “Perché se tutto rimane così com’è, presto niente sarà più così com’è”.

La settimana scorsa, il partito dei Verdi ha presentato delle proposte per far diventare la Svizzera “climaticamente positiva” a partire dal 2040 e fare in modo che catturi più CO2 dall’atmosfera di quanta ne emette. L’ONU ha fissato il 2050 come data per il raggiungimento della neutralità climatica, obiettivo condiviso anche dal Consiglio federale e dal Parlamento.

I delegati ecologisti hanno anche adottato le raccomandazioni di voto per due scrutini del 27 settembre. All’unanimità hanno approvato le due settimane di congedo paternità per i neo-papà e hanno bocciato l’acquisto di nuovi aerei da combattimento con un solo voto contrario e due astensioni.

Nell’assemblea di gennaio, i delegati avevano già respinto l’iniziativa dell’UDC “Per un’immigrazione moderata” che chiede la fine della libera circolazione delle persone. Da parte sua, il comitato direttore del partito ha raccomandato il “no” alle revisioni delle leggi sull’imposta federale diretta (aumento delle deduzioni fiscali per figli) e della caccia.

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