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Atene anticipa, prima bozza piano a Ue su fisco e p.a.

(Keystone-ATS) Lotta all’evasione fiscale, misure anticorruzione e anticontrabbando, pubblica amministrazione più efficiente: è la prima bozza della lista di riforme che il governo di Alexis Tsipras ha già preparato ed inviato a Bruxelles, in attesa di un riscontro dei tecnici europei che aiuti a preparare la lista definitiva attesa entro lunedì sera dalla ex Troika. Atene non è sola: da venerdì la Commissione europea lavora assieme al governo fornendo quello che chiamano ‘sostegno tecnico’, cioè sia un aiuto sia un modo per controllare che i greci non scrivano un piano inaccettabile per l’Eurogruppo chiamato ad esprimersi martedì.

La bozza arrivata ad Unione europea (Ue), Fondo monetario internazionale (Fmi) e Banca centrale europea (Bce) domenica sera è composta di tre pagine nelle quali, accanto ai provvedimenti, non ci sono numeri che spieghino l’impatto delle misure sul bilancio, prima preoccupazione dell’Eurogruppo, il quale ha chiaramente detto che vuole vedere coperture chiare per ogni riforma.

La bozza specifica per ora solo le aree in cui il governo intende intervenire, con riforme principalmente strutturali, che al momento non sembrano avere un impatto negativo per i conti. Per ora c’è la lotta all’evasione fiscale e il contrabbando di sigarette e benzina, e la riforma della pubblica amministrazione. Nonostante fonti governative facciano sapere che la lotta all’evasione potrebbe valere tra i 2-2,5 miliardi all’anno, nel piano non si faranno cifre. Anche perché la Commissione Ue, che sta avendo “un dialogo costruttivo con i greci”, ha sempre diffidato delle stime dei governi su evasione e corruzione, e non le ha mai considerate coperture valide.

Non è chiaro se la lista comprenderà anche le prossime privatizzazioni sulla lista del Memorandum, interrotto dall’estate scorsa. Tsipras le aveva prima bloccate, poi ha detto che alcune andranno avanti. Se volesse bloccarle, dovrebbe trovare delle misure equivalenti, visto che l’equilibrio dei conti è la ‘regola d’oro’.

Al momento, quindi, non c’è molto spazio per le misure sociali che Syriza ha promesso, dall’aumento del salario minimo alla riassunzione dei dipendenti statali licenziati. Lo spazio ci sarà solo più in là, quando l’Eurogruppo darà il via libera all’utilizzo di una parte dell’avanzo primario, come da accordo di venerdì. Ma questo accadrà solo dopo l’approvazione del piano di riforme e lo sblocco degli aiuti, che dovrebbe avvenire martedì.

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