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Aumentano le vendite del commercio al dettaglio

Più che il commercio stazionario ha fatto un balzo quello su internet. KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) Aumento delle vendite nei negozi svizzeri durante il mese di giugno: il giro d’affari del commercio al dettaglio è salito dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2019, tenendo conto delle correzioni apportate per compensare i diversi giorni di vendita e le festività.

In confronto a maggio, mese in cui vi era stato un balzo del giro d’affari in seguito alla fine del periodo di semi-confinamento, si osserva una contrazione – al netto delle variazioni stagionali – del 3,6%, ha indicato oggi l’Ufficio federale di statistica (UST). I dati indicati sono nominali: in termini reali, vale a dire considerando anche il rincaro, le variazioni sono rispettivamente di +1,1% (annuo) e -3,8% (mensile).

Se si escludono i distributori di benzina (dove sugli importi in gioco ha inciso il prezzo del petrolio) l’incremento sull’arco dell’anno è del 2,4% nominale e del 2,9% reale. In confronto a maggio i dati sono rispettivamente del -4,2% e del -4,4%.

Andando nei singoli comparti e rimanendo a livello nominale, per le stazioni di servizio si segnala un -22% annuo. I prodotti alimentari segnano +6,8%, mentre il comparto non alimentare accusa un calo dell’1,4%. In quest’ultimo settore spiccano comunque i forti aumenti – legati alla pandemia e al telelavoro – dei segmenti apparecchiature di informazione e comunicazione (+34%) nonché commercio per corrispondenza e attraverso Internet (+13%). È invece proseguito il calo nella divisione articoli di abbigliamento, medicinali, orologi e gioielleria, che fa un passo indietro del 12%: si tratta comunque della flessione meno significativa dal mese di marzo, sottolineano i funzionari di Neuchâtel.

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