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Averi a vista della BNS tornano a un livello record

Enormi quantità di denaro parcheggiate presso la BNS. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Sono tornati a un livello record gli averi a vista della Banca nazionale svizzera (BNS), un parametro osservato con attenzione perché indizio di un possibile intervento sul mercato dei cambi per evitare un rafforzamento del franco ritenuto eccessivo.

La settimana scorsa gli attivi in questione si sono attestati a 705,1 miliardi di franchi, 0,5 miliardi in più rispetto ai sette giorni precedenti, ha indicato oggi l’istituto. Si torna quindi all’identico livello da primato già raggiunto nella 40esima settimana, con una montagna di denaro equivalente al prodotto interno lordo della Svizzera, di circa 700 miliardi.

I conti in questione vengono sorvegliati con attenzione perché una loro forte crescita costituisce un indizio che fa appunto pensare a interventi della BNS sul mercato per evitare che il franco si apprezzi. Questo poiché quando l’istituto compra divise il corrispettivo in franchi viene accreditato sul conto della banca interessata all’operazione.

A inizio gennaio il corso dell’euro era di quasi 1,09, poi è andato calando fino a circa 1,05 in maggio. Secondo gli esperti di divise la BNS ha proprio difeso questa barriera. Nella giornata odierna la valuta europea è scambiata a poco più di 1,07. Il fronte monetario appare negli ultimi giorni tranquillo, fermo restando che l’istituto guidato da Thomas Jordan continua a parlare di “valutazione persistentemente elevata del franco”.

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