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Azienda trasporti Basilea, sì a mozione che chiede torni statale

Il gran consiglio di Basilea ne ha abbastanza dei problemi dell'azienda dei trasporti. KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS sda-ats

(Keystone-ATS) L’esperimento di rendere indipendente l’azienda basilese dei trasporti BVB è fallito, meglio tornare ad integrare l’impresa nell’amministrazione cantonale: è la conclusione cui è giunta una strettissima maggioranza del gran consiglio di Basilea Città.

Il parlamento ha approvato una mozione all’indirizzo del governo. La decisione – adottata con 47 voti contro 46 – è giunta nella tarda serata di ieri dopo mesi di notizie negative che hanno interessato la BVB (Basler Verkehrs-Betriebe): si è andato dalle molestie sessuali nei piani alti aziendali, ai bassi livelli di soddisfazione del personale, passando per problemi di manutenzione della rete tranviaria e degli stessi tram.

Per far fronte alle difficoltà, di recente la dirigenza dell’impresa è stata completamente cambiata. Ma per la sinistra parlamentare questo non è sufficiente: Toya Krummenacher, granconsigliera PS e operatrice del Sindacato dei servizi pubblici e sociosanitari (VPOD/SSP), ha chiesto che la BVB torni a far parte dell’amministrazione. Dal primo gennaio 2006 l’azienda è infatti indipendente, quale società di diritto pubblico.

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