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Aziende svizzere leggermente meno fiduciose, sondaggio EY

(Keystone-ATS) Aziende svizzere leggermente meno fiduciose nel futuro: stando a un sondaggio realizzato dalla società di consulenza EY il 26% delle imprese ritiene che nei prossimi sei mesi la congiuntura svizzera subirà un peggioramento.

Il 23% punta invece su un miglioramento e il 51% non vede cambiamenti.

È la prima volta dal gennaio 2012 che la quota dei pessimisti supera quella degli ottimisti, sottolinea EY in un comunicato odierno. Un anno fa le prospettive erano considerate positive dal 25% del campione, negative dal 13% e stabili dal 62%.

L’ultimo rilevamento – effettuato in dicembre interrogando 700 aziende – mette in luce anche importanti differenze regionali. In Ticino il 48% si aspetta un miglioramento, una quota che scende al 44% in Romandia e al 31% nella Svizzera tedesca.

Tornando a livello nazionale, l’86% ritiene comunque buona o molto buona l’attuale situazione degli affari (un dato inferiore di soli 4 punti a quella di dodici mesi or sono e migliore di quello rilevato in un’inchiesta intermedia realizzata in maggio). L’11% la giudica abbastanza negativa e il 3% negativa.

Il 23% degli interpellati prevede inoltre di aumentare l’organico nei prossimi sei mesi, contro l’11% che punta a una contrazione. Diminuiscono leggermente anche le aziende che considerano abbastanza o molto difficile trovare personale qualificato (53% contro 56% di un anno fa).

Per far fronte al franco forte un terzo delle imprese ha predisposto un blocco delle assunzioni, mentre un quinto ha operato tagli o ha introdotto il lavoro parziale. Il 15% ha proceduto ad abbassare i salari. Il corso del franco fra un anno è visto a 1,00-1,05 dal 16% del campione, a 1,05-1,10 dal 40% e a 1,10-1,15 dal 24%.

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