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Ban; blocco Gaza inaccettabile, ma c’e’ spiraglio

(Keystone-ATS) TEL AVIV – Una severa denuncia del prolungato blocco della striscia di Gaza da parte di Israele è stata espressa oggi dal Segretario generale delle Nazioni Unite Ban ki-Moon durante un sopralluogo sul posto.
Ban, che ieri è stato anche in Cisgiordania e in Israel, ha affermato che quel blocco è “inaccettabile” sia perché provoca estese sofferenze umane ad una popolazione composta per lo più da giovani sia perché risulta essere controproducente, in quanto rafforza l’esasperazione e l’estremismo politico a scapito delle forze moderate.
Il Segretario generale ha comunque informato la popolazione di Khan Yunes, a sud di Gaza, di aver ricevuto da Israele l’assenso all’introduzione di materiale per la costruzione di case, per la prima volta negli ultimi anni. Di conseguenza sarà adesso possibile edificare in quella città 150 nuovi alloggi.
La visita di Ban a Gaza si è svolta mentre ai margini della Striscia cresce di giorno in giorno la tensione. Ripetuti lanci di razzi palestinesi hanno costretto la popolazione israeliana del Neghev a tornare nei rifugi. I conseguenti raid israeliani hanno provocato ieri una quindicina di feriti palestinesi.
Una eruzione di violenza è intanto segnalata in Cisgiordania dove nelle ultime 24 ore quattro giovani palestinesi sono stati uccisi da militari israeliani. Due ieri durante scontri nel villaggio di Burin, e altri due oggi ad un posto di blocco presso Nablus.
Le tensioni in Cisgiordania sono un elemento di preoccupazione in più per il mediatore statunitense George Mitchell che torna oggi in zona per rilanciare negoziati indiretti di pace fra Israele e Anp. In nottata il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Ehud Barak si recheranno negli Stati Uniti dove sperano di spianare i contrasti suscitati dalla politica edilizia israeliana a Gerusalemme est.
“Per noi Gerusalemme è come Tel Aviv” ha detto Netanyahu al governo. A quanto pare porta comunque con sé alcuni provvedimenti distensivi che dovrebbero, a suo parere, spianare la strada ai negoziati con l’Anp.

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