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Banca WIR punta sempre su sua valuta alternativa, “vale oro”

L'anno dovrebbe finire in bellezza per WIR. sda-ats

(Keystone-ATS) La Banca WIR rimane ancorata alla sua particolare valuta alternativa, diffusa anche in Ticino.

“La moneta complementare e la relativa rete di piccole e medie imprese valgono oro”, afferma Bruno Stiegeler – nuovo presidente della direzione dell’istituto con sede a Basilea e presente anche a Lugano – in un’intervista pubblicata oggi dalla piattaforma online Schweizeraktien.net.

Grazie a WIR, le PMI fanno affari tra loro, con i giovani imprenditori sempre più orientati a giocare la carta dei prodotti regionali e sostenibili, spiega Stiegeler. Tuttavia la valuta WIR – accettata da 573 aziende in Ticino e 786 nei Grigioni – rispecchia solo una piccola parte dell’attività della banca: attualmente l’87% avviene in franchi.

Gli affari vanno bene. Nel primo semestre del 2019 l’utile è aumentato del 69% a 16 milioni di franchi: una tendenza che si sta confermando anche nella seconda parte dell’anno, ha assicurato il Ceo. “Se entro la fine di dicembre i mercati finanziari non faranno le capriole come a fine fine 2018 la banca WIR registrerà un ottimo risultato”.

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