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Basta con nuove concessioni in ambito fiscale, Widmer-Schlumpf

(Keystone-ATS) Basta con nuove concessioni in ambito fiscale a Stati Uniti e Germania. Lo ha dichiarato la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf in un’intervista concessa alla Neue Zürcher Zeitung. La ministra delle finanze non intende avviare nuovi negoziati con la Germania qualora Berlino dovesse tentare di strappare ulteriori vantaggi ai negoziatori elvetici.

Per Eveline Widmer-Schlumpf, c’è un limite oltre il quale il Consiglio federale non è disposto ad andare, giacché nuove concessioni in ambito fiscale violerebbero il diritto elvetico. Nei negoziati con la Germania e con gli Stati Uniti, “abbiamo fatto ciò che ci era possibile”.

“Quanto alla Germania, siamo a un punto dove diciamo che se il nostro interlocutore non vuole questo accordo, per noi lo statu quo è la migliore soluzione rispetto al proseguo dei negoziati”, ha sostenuto la ministra grigionese. Ciò vale anche per Washington, ha aggiunto la consigliera federale, secondo cui vi è una soglia che la Svizzera, quale Stato sovrano, non può oltrepassare.

Ad ogni modo, la consigliera federale stima che una soluzione globale con Washington potrà essere raggiunta entro la fine di quest’anno. Al quotidiano zurighese, la ministra ha precisato che l’accordo globale si compone di due intese.

La prima concerne le undici banche elvetiche – tra cui il Credit Suisse – sospettate negli Stati Uniti di aver aiutato cittadini americani ad evadere il fisco. In questo caso, ha precisato Widmer-Schlumpf, le banche in questione dovranno accordarsi col fisco Usa su un’imposta liberatoria.

Una seconda intesa dovrà includere invece tutte e 300 le banche operanti nel nostro paese. Anche in questo caso si deve negoziare un’imposta liberatoria. Le discussioni attuali con gli Stati Uniti ruotano attorno alla cifra che dovrà essere pagata, ha precisato la ministra del Partito borghese democratico.

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