Prospettive svizzere in 10 lingue

Batteri raccontano storia uomo da cacciatore ad agricoltore

(Keystone-ATS) Il cambiamento di vita da cacciatori e raccoglitori ad agricoltori si è riflesso anche nell’intestino e la ricostruzione di questo passaggio è stata possibile grazie alla mappa dei microrganismi intestinali di una tribù della Tanzania che vive come i nostri antenati prima dell’avvento dell’agricoltura.

Pubblicato su Nature Communications, lo studio si deve al gruppo coordinato da Amanda Henry, dell’Istituto Max Planck per l’Antropologia Evoluzionistica, e Alyssa Crittenden, dell’università del Nevada.

La transizione dalla caccia all’agricoltura avvenuta nel Neolitico, circa 10.000 anni fa, ha comportato cambiamenti enormi nella dieta e nello stile di vita, ai quali sia l’uomo sia i batteri hanno dovuto adattarsi.

Il risultato – ha spiegato all’agenzia stampa Ansa Clarissa Consolandi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) italiano, che ha partecipato allo studio – aumenta la comprensione di tali adattamenti e mostra che il concetto di flora batterica ‘normale’ o ‘sana’ dipende dal contesto.

I ricercatori hanno esaminato la flora batterica della tribù degli Hadza e l’hanno confrontata con quella di uomini occidentali. È stato scoperto che queste persone hanno una flora batterica più diversificata rispetto alla nostra. Inoltre, gli Hadza non hanno i bifidobatteri, a causa dell’alimentazione priva di latticini.

“Queste persone – rileva Consolandi – possiedono dei batteri grazie ai quali metabolizzano fibre vegetali per noi indigeribili”. Inoltre negli Hadzal, la flora batterica intestinale differisce tra uomini e donne, forse a causa della divisione del lavoro. “Gli uomini – spiega la ricercatrice italiana – si dedicano alla caccia e mangiano più carne, le donne si occupano di più della raccolta e si nutrono maggiormente di vegetali”.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR