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Bbc parlerà nordcoreano per superare l’ultima ‘cortina di ferro’

(Keystone-ATS) Dopo aver combattuto i nazisti nella Seconda Guerra mondiale e sfidato il blocco comunista durante la Guerra Fredda, la Bbc vuole ora contrastare la propaganda della Corea del Nord. A Londra si pensa quindi a un notiziario radiofonico per superare l’ultima ‘cortina di ferro’, rivolgendosi direttamente al popolo che vive sotto il dittatore Kim Jong-un con notizie dal resto del mondo, una alternativa alla voce del regime oscurantista.

Secondo il Daily Telegraph, il World Service dell’emittente pubblica britannica è incaricato di realizzare il nuovo canale, che ‘parlerà’ molto probabilmente in coreano e che rischia di acuire la tensione fra Pyongyang e l’Occidente. Si tratta di una iniziativa che ricorda molto quella portata avanti dalle emittenti del Regno Unito e americane durante la Guerra Fredda, per raggiungere le popolazioni dell’Unione Sovietica e dei suoi Paesi satelliti. Bbc, Radio Free Europe e Voice of America riuscirono a superare la ‘cortina di ferro’ con le loro onde radio ancora prima l’emittente di sua maestà aveva ‘indossato l’elmetto’ con le trasmissioni di Radio Londra, rivolte ai Paesi europei sotto il giogo nazi-fascista

Anche se sono passati decenni da un’epoca del tutto consegnata alla storia e si vive ai tempi di internet e dei social media la Bbc sembra voler tornare alla sua vocazione originaria, affidandosi ancora alla radio che può essere ricevuta più facilmente dai nordcoreani. “Stiamo pensando di sviluppare un notiziario per il popolo nordcoreano – ha detto un portavoce della Bbc al Telegraph – sebbene ci siano barriere significative, come la mancanza di accesso a internet e rigidi controlli su quello che la gente è autorizzata a vedere o ad ascoltare”. Già alcune emittenti hanno diretto i loro trasmettitori su Pyongyang, come la Kbs della Corea del Sud, Voice of America e Radio Free Asia.

La Bbc aveva pensato anche in passato a questa possibilità ma poi il Foreign Office aveva fatto marcia indietro affermando che c’era il pericolo di ritorsioni da parte del regime di Kim Jong-un. Prima di tutto nei confronti dell’ambasciata britannica a Pyongyang, che ha aperto nel 2001 ed è una delle poche occidentali presenti nel Paese. C’è poi il rischio di cyberattacchi da parte dei temibili hacker nordcoreani. Le resistenze sembra siano state superate solo di recente grazie all’incisiva azione svolta dal Parlamento di Westminster e dalla Camera dei Lord. Questo è stato possibile anche grazie alla nuova attenzione internazionale sulle violazioni dei diritti umani compiute da Pyongyang.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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