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BE: rapimento, indagine contro deputato UDC Schwander

Il consigliere nazionale Pirmin Schwander KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) La giustizia bernese sta indagando sull’eventuale complicità del consigliere nazionale Pirmin Schwander (UDC/SZ) nel rapimento di una bambina. Secondo diversi media ha aiutato la madre, sostenendola finanziariamente, a nascondere la piccola dalle autorità minorili.

Schwander è noto per essere un critico dell’Autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA/KESB). Sulle vicenda in questione hanno riferito oggi il “Tages-Anzeiger” e il “Bund”, ripresi da altri media.

Da diverso tempo è noto il caso di una madre di Bienne (BE), che nell’ottobre del 2015 non aveva portato come previsto sua figlia – che allora aveva un anno e mezzo – presso un istituto minorile. La donna è scomparsa per mesi con la piccola ed è stata ritrovata lo scorso giugno in Francia. dopo che era passata per Spagna e Italia. Ora si trova in detenzione preventiva in Svizzera.

In relazione a questa vicenda “abbiamo indizi del possibile coinvolgimento, penalmente rilevante, di altre persone”, ha spiegato all’ats Christoph Gnägi della polizia cantonale bernese, confermando le informazioni dei media.

La Procura bernese ha aperto un procedimento per complicità in rapimento contro queste persone. Pur non fornendo dettagli sull’identità degli indagati, la polizia ha fatto un’eccezione, specificando che “una richiesta per la revoca dell’immunità parlamentare del consigliere nazionale Schwander viene esaminata”.

Gnägi ha tenuto a sottolineare che si tratta di un procedimento in corso e che quindi vale la presunzione di innocenza.

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