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Berlusconi, altro attacco alla magistratura

(Keystone-ATS) Ennesimo attacco oggi pomeriggio del premier italiano Silvio Berlusconi alla magistratura, ai pubblici ministeri e ai giudici della Consulta. Lo ha sferrato nel corso di un comizio elettorale a Milano a sostegno della candidatura di Letizia Moratti a sindaco della metropoli lombarda.

“Gli stessi pm sono ancora lì a ripetere lo stesso tipo di eversione: è una patologia, è un cancro della democrazia che dobbiamo estirpare”: così ha detto Berlusconi, parlando di giustizia e dei processi che ha subito in cui “per 26 volte i pm di Milano hanno tentato di usare come arma politica il diritto per far fuori il politico. Se uno solo fosse andato a buon fine chi vi parla sarebbe escluso dalla vita politica”.

“La Corte Costituzionale, prona davanti alle richieste dei pm di sinistra, abroga la legge e dà ai pm la soddisfazione che nessuna legge a loro invisa possa diventare legge stato”, ha detto ancora il premier.

Poi una promessa: “Subito dopo le amministrative, questo è il mio suggerimento, partirà una legge di iniziativa popolare per ridurre almeno alla metà il numero dei nostri parlamentari”.

Non è mancato l’accenno alla scuola pubblica: “La sinistra mi accusa di aver attaccato tutta la scuola pubblica: voglio smentirli perchè continuano nella calunnia: io ho detto, e lo ripeto, che quando una famiglia ha la disavventura di imbattersi in insegnanti di sinistra, che con libri di testo di sinistra vogliono inculcare nei figli dei valori diversi, lo Stato deve sopperire e, attraverso il buono scuola, dare loro la possibilità di andare in una scuola privata”.

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