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Bhopal: otto condanne, principale accusato latitante

(Keystone-ATS) New Delhi – Un tribunale distrettuale di Bhopal, in India, ha emesso oggi una sentenza in base alla quale otto persone sono riconosciute colpevoli della tragedia avvenuta oltre 25 anni fa in una fabbrica della Union Carbide. Lo rendono noto i media indiani.
Gli otto imputati, tutti indiani, rischiano una pena massima di due anni. Lo statunitense Warren Anderson invece, che ai tempi della tragedia di Bhopal era presidente della Union Carbide Corporation, non è menzionato nella sentenza perché latitante. Arrestato nel 1984 e rilasciato dietro cauzione da un tribunale dello Stato del Madhya Pradesh, Anderson, 81 anni, è considerato il principale responsabile del disastro.
Nella notte fra il 2 e il 3 dicembre 1984, un contenitore della fabbrica di insetticidi della statunitense Union Carbide si trasformò, per una reazione chimica, in un letale strumento di morte. Almeno 8’000 abitanti di Bhopal morirono nei primi tre giorni della tragedia, mentre fino ad oggi si calcola che le vittime siano 20’000 e che 500’000 persone abbiano subito patologie di differente gravità per le conseguenze dell’inquinamento di terra, aria e acqua.

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